Sensibilizzazione

Il Parkinson non la ferma: l'aronese Ferrari replica l'impresa e attraversa lo Stretto

La veterinaria si conferma testimone di coraggio, determinazione e dell'importanza della pratica sportiva come strumento per rallentare la malattia

Il Parkinson non la ferma: l'aronese Ferrari replica l'impresa e attraversa lo Stretto
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Si è ripetuto anche quest’estate l’evento che in un qualche modo si può dire essere stato lanciato dall’aronese Cecilia Ferrari, malata di Parkinson. Fu lei nel 2018 infatti a compiere per prima l’attraversamento a nuoto dello stretto di Messina.

L'aronese Cecilia Ferrari replica l'impresa

«Lo sport, e in particolare il nuoto - spiega Cecilia - è l’unica terapia finora conosciuta che può rallentare il decorso della malattia di Parkinson».

La traversata dello Stretto di Messina organizzata con la fondazione Limpe è giunta alla sua 4ª edizione, mentre per l’aronese è stata la 5ª volta dopo la prima in solitaria. Si è svolta nella mattinata del 16 luglio, e in acqua ha visto una ventina di persone con Parkinson, assieme a familiari, care giver e medici neurologi, per un totale di 30 persone in tutto.

«E’ andata bene - spiega Ferrari - il mare era relativamente calmo e si riusciva a nuotare bene. Non è tanto la distanza del tragitto, quanto il contesto in sè a rendere emozionante l’esperienza».

Dopo la traversata del 2018 di Ferrari come una valanga le cose hanno iniziato a muoversi, fino ad arrivare alla creazione dell’evento «Swimforparkinson». Nel 2019 erano già 5 le persone malate ad aver compiuto la traversata, dopo la pausa per il Covid, le partecipazioni sono aumentate fino ai 20 di quest’anno.

Obiettivi: raccogliere fondi e sensibilizzare

Lo scopo dell’evento è quello di raccogliere fondi per finanziare attività terapeutiche su tutto il territorio nazionale, ma per ognuno dei partecipanti l’impresa ha anche delle motivazioni personali e individuali: «Oltre alla raccolta fondi, che è importantissima - così Ferrari - la traversata dello Stretto l’ho fatta anche per sensibilizzare allo sport. E’ l’unica terapia in grado di rallentare la malattia».

Dall’evento tra le coste calabresi e siciliane è nato anche «Allarghiamo lo stretto», ideato dal vulcanico Roberto Ripani, una serie di eventi che si svolgono in tutta Italia: «Saremo alla traversata Arona Angera - conclude Ferrari - l’ultima domenica di agosto, e poi vogliamo andare anche a Bergeggi per la mitica traversata dell’isola».

Ferrari con la sua prima impresa è stata anche protagonista del cortometraggio «Swim for good».

 

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