Dibattito

Il Pd sulla revoca delle deleghe a Lanzo: "Regolamento di conti nel partito"

Per il centro sinistra l'amministrazione ha fallito sul campo della sicurezza: "La zona della stazione è abbandonata da anni"

Il Pd sulla revoca delle deleghe a Lanzo: "Regolamento di conti nel partito"
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La recente decisione del sindaco di Novara Alessandro Canelli di revocare le deleghe alla sicurezza all'assessore Lanzo per avocarle a sé ha infiammato il dibattito politico degli ultimi giorni sul tema della sicurezza. Ad avere molto da dire su quanto accaduto è il Pd novarese che vede il rimpasto di giunta come una naturale conseguenza delle recenti dichiarazioni del segretario provinciale della Lega Massimo Giordano che aveva parlato della necessità di "riprendersi Novara".

"Giordano ha dato il benservito a Canelli e Lanzo"

"Giordano ha di fatto sfiduciato i suoi compagni di partito: il sindaco Canelli e l’assessore alla Sicurezza Lanzo”.
E’ l’analisi del gruppo consiliare Pd al Comune di Novara, seguito successivamente da un comunicato del Pd novarese. “Al grido di “riprendiamoci Novara” - riprende il comunicato - l’ex Sindaco ha dato il benservito a chi governa la città da 7 anni (Canelli) e a chi ha delega alla sicurezza da quasi 2 anni (Lanzo). Altrimenti da chi dovrebbe riprendersela? Quello che è accaduto alla stazione sabato scorso è il risultato proprio del governo leghista della città!”

"Il Comune ha abbandonato da anni l'area della stazione"

L’attenzione poi si sposta “Alla polizia municipale e alle forze dell’ordine, cui va il nostro sostegno per l’instancabile impegno per garantire la sicurezza dei cittadini e non possiamo che esprimere loro il nostro ringraziamento per come hanno saputo gestire la tensione creatasi”.

La situazione di quelle aree era già stata oggetto di preoccupazione. “Nella seduta della competente Commissione consiliare del 7 aprile - riprendono o consiglieri dem - chiesta dai tre gruppi consiliari di minoranza, sugli ‘interventi per garantire la qualità e la messa in sicurezza dell’area delle stazioni ferroviarie (Piazza Garibaldi e Viale Leonardo da Vinci) e dell’autostazione (Largo Pastore)’, avevamo lanciato l’allarme. Serve un presidio permanente di polizia - carabinieri - vigili urbani in Piazza Garibaldi, non limitato ad alcune fasce orarie. Non si discute l’intervento delle forze dell’ordine su chi (italiano o straniero) non rispetta le regole della convivenza civile. L’area della Stazione è degradata perché il Comune l’ha abbandonata di fatto: il bar è chiuso da anni, così come l’edicola, il sottopasso nella parte di competenza del Comune è abbandonato a se stesso. È tornato lo spaccio nella zona tra viale Leonardo da Vinci e via Visconti, dopo gli spot dei mesi scorsi. L’area dell’autostazione è terra di nessuno!”

"Un regolamento dei conti"

«La questione della sicurezza è solo un pretesto per un regolamento di conti interno alla Lega». E’ senza appello quindi il giudizio del gruppo consiliare del Partito Democratico. «Canelli – aggiunge il capogruppo Nicola Fonzo – prima toglie le deleghe all’assessore alla sicurezza, e poi dichiara ai giornali che non esiste un problema di sicurezza a Novara. E’ evidente che l’obiettivo è un altro, tutto interno al Carroccio: affermare la leadership di Massimo Giordano e ridimensionare i fratelli Lanzo, il tutto in vista dei prossimi appuntamenti elettorali».

«Noi – dice il segretario provinciale Rossano Pirovano - abbiamo a cuore davvero il problema della sicurezza della città, e per questo abbiamo chiesto un incontro al Prefetto, che incontreremo il 15 maggio, e al Questore».

«Il tema della sicurezza – aggiunge Cinzia Spilinga – non è un problema d percezione, ma una realtà: lo dico da madre di un adolescente. In questa città sono stati lasciati troppi spazi vuoti che ovviamente vengono riempiti».

Sulla stessa linea anche Milù Allegra: «Poniamoci davvero il problema dell’offerta di proposte interessanti per i giovani che possono essere un deterrente rispetto ai fenomeni di delinquenza».

Mattia Colli Vignarelli rilegge tutto il quadro in una chiave più generale: «Quella dettata da Giordano – dice - è una retorica completamente fuori dalla realtà. Ha rilanciato il mito del sindaco sceriffo, che però non è una risposta alla domanda di sicurezza. La sicurezza non è l’ordine, ma la costruzione di una città che guardi alla persona e alla comunità. In questo senso c’è uno stretto legame tra politiche per la sicurezza, politiche sociali e politiche culturali, guarda caso proprio le tre deleghe coinvolte ne rimpasto».

Le conclusioni di Sara Paladini sono altrettanto nette: «Questa giunta è in grave difficoltà, e sta cercando di nasconderlo. E’ vero, c’è un evidente fallimento: sulla sicurezza per anni hanno investito sulle telecamere, che però sono ininfluenti. Ci sono grandi porzioni della città dimenticate. Non hanno idee: forse avrebbero bisogno anche in questo campo di un privato, a cui, come avviene di solito, appaltare anche questa partita».

Novara in Azione e Italia Viva

Sull’argomento scendono in campo anche Novara in Azione e Italia Viva: “Novara è governata da ben sette anni dalla Lega e che il suo sindaco, Alessandro Canelli, ha basato le campagne elettorali sul tema della sicurezza della città (con tanto di assessore preposto) e che proprio grazie a questa promessa è stato eletto a furar di popolo. Ora appare evidente che segnalando le risse, gli accoltellamenti, i video di aggressioni postati sui social, anche solo la paura di essere aggrediti sull’Allea da parte dei nostri giovani, ecc., ecc., Giordano ha (in)volontariamente attestato il fallimento dell’azione di Canelli quale sindaco di questa città… e se lo dice il segretario della Lega!”.

 

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