Infezione

Il "West Nile" miete un'altra vittima novarese

I casi accertati di contagio nel 2023 sono stati 9 ma ad aver contratto il virus senza saperlo si presume siano stati molti di più

Il "West Nile" miete un'altra vittima novarese
Pubblicato:
Aggiornato:

Si tratta del secondo decesso nel Novarese quest’anno (il quinto dal 2016) dopo la morte di un 82 anne di Borgolavezzaro nel mese di agosto.

La vittima di Vespolate

Se ne è andata solo quattro giorni dopo dalla comparsa dei sintomi Lina Casarotto, 85enne di Vespolate scomparsa negli scorsi giorni all'ospedale di Novara per le conseguenze del West Nile virus. Tutto è iniziato con un malessere che però è andato ad acuirsi portando con sé anche problemi di mobilità alle gambe. In ospedale poi si è appurato che quello stato fosse dovuto proprio a quel virus spietato trasmesso probabilmente tramite una puntura di zanzara infetta. Da lì a poco, domenica 17 settembre, la donna purtroppo è venuta a mancare.

"Purtroppo capiterà ancora"

«Non possiamo dire che sia normale, assolutamente. Purtroppo è però una situazione che ci aspettiamo perché capiterà ancora». Si esprime così Edoardo Moia, direttore del servizio Igiene e sanità pubblica dell’Asl Novara, sulle pagine di NovaraOggi. «E' una malattia che 10 anni fa avevamo inquadrato con uno o due casi l’anno, ne abbiamo riscontrati 18 nel 2022 e 9 in questo 2023 e potrebbe essere il dato definitivo vista la fine del caldo e quindi della presenza di zanzare».

Nove è un numero un po’ a sé, «fa parte di un numero molto più grande di persone che magari hanno riscontrato il virus ma senza saperlo, dato che i sintomi sono febbre, dolori muscolari e astenia, per i quali quasi mai si va dal dottore se passano nel giro di pochi giorni. E se si va dal medico bisogna vedere se eventuali campanelli di allarme spronano agli esami del sangue».

Tali sintomi non portano in genere conseguenze ai chi non è portatore di altre patologie, diversa al situazione di chi le patologie le ha e «manifesta qualche forma di fragilità»; la conseguenza può essere una forma neuro-invasiva dell’infezione.

QUI i consigli per prevenire la diffusione del virus.

 

Seguici sui nostri canali