Inizia il Festival della dignità umana: quest'anno si parla di intelligenza artificiale
Anche quest'anno un ricco programma con ospiti di rilievo tra Borgomanero, Novara e Arona
Intelligenza artificiale, ecco la nuova sfida per il Festival della Dignità Umana. Dal 1° al 13 ottobre gli appuntamenti della rassegna che si sviluppa tra Borgomanero, Novara e Arona.
La nona edizione
In campo l’Associazione Dignità e Lavoro Cecco Fornara ODV che ha chiamato a intervenire sul tema della nona edizione, “Intelligenza artificiale: siamo pronti al postumano?”, un parterre ricco di ospiti di rilievo: tra i relatori il docente dell’Università di Houston Alessandro Carrera, i giornalisti Francesco Costa, Beppe Severgnini, Luca Tremolada e Chiara Sottocorona, il sociologo e divulgatore Massimiano Bucchi, l’ex magistrato e politico Luciano Violante, il filosofo Silvano Petrosino e la storica e critica d’arte Rebecca Pedrazzi.
Il festival, completato da una sezione Giovani dedicata alle scuole a partire dal 13 ottobre, offre un fitto programma di incontri, lezioni e dibattiti interrogando filosofi, scrittori, sociologhi ed esperti di comunicazione. La rassegna è stata presentata qualche giorno fa nella Sala d’onore della Prefettura. «Anche quest’anno - le parole del prefetto Francesco Garsia – un evento che offre contenuti importanti su temi di enorme attualità. Come l’intelligenza artificiale: tra opportunità e rischi».
Per Teresa Armienti, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Novara, «il festival apre la prospettiva su un mondo nuovo, tecnologico e operativo, attraverso un giusto approccio». Luisella Ferrari, presidente dell’Associazione Dignità e Lavoro, ha posto l’accento sulla parola dignità: «Il valore che guida la nostra rassegna consiste anche e soprattutto nel valorizzare strumenti che consentano condizioni minime di uguaglianza. Per questo è fondamentale ragionare e discutere insieme su come adottare un nuovo modo di pensare alla tecnologia, più responsabile e più umano. Ecco il significato del tema individuato dal comitato scientifico presieduto da Giannino Piana e composto da Eugenio Borgna, Giovanni Cerutti, Roberto Cicala, Giulia Cogoli e Davide Maggi».
Cerutti (che è anche direttore della Fondazione Marazza) ha parlato di «sfide massime» per un festival che «vuole ragionare sui valori fondamentali dell’umanità offrendo strumenti per orientarsi, questa volta di fronte all’intelligenza artificiale». Per Cicala (che è direttore editoriale di Interlinea) «il tema unisce tutti, giovani e meno giovani, soprattutto chi vuole governare questi strumenti per capire quando la tecnologia è al nostro servizio».
Secondo Davide Maggi, presidente della Fondazione Comunità Novarese Onlus, «confrontarsi su questo tema vuol dire assumere maggior consapevolezza e guardare al futuro». Paolo Cirri, in rappresentanza della Fondazione Banca Popolare di Novara, ha sottolineato che «parlarne sul territorio coinvolgendo le scuole è uno dei punti di forza». Luciano Chiesa, vicepresidente dell’Associazione Dignità e Lavoro: «Da parte nostra c’è sempre un’attenzione particolare per i giovani. Sono loro i veri protagonisti del festival».
Oggi l'apertura
Apertura oggi, domenica 1 ottobre, alle 17.30 ad Arona, nella Sala Consiliare: “Il punto di vista del diavolo, ovvero che cosa pensa davvero l’intelligenza artificiale”, lectio magistralis tenuta da Alessandro Carrera, professore di Studi italiani e di Culture e letterature del mondo alla University of Houston, a partire dal suo recente libro “Sapere” (Il Mulino) presentato da Giovanni Cerutti dopo il saluto di Luisella Ferrari.
Il festival offre anche una “Borsa Lavoro” promuovendo azioni a favore di persone appartenenti alle fasce deboli: uno strumento formativo per facilitare, attraverso un’esperienza pratica, l’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro. In cambio dell’attività prestata ricevono un compenso economico.
Tutto il programma sui social e sul sito del Festival.