La chiesa di Galliate rischia una lunga chiusura: per le funzioni ora c'è un tendone
Si attendono ancora notizie ufficiali ma si parla di "degrado diffuso ed esteso"
Chiesa parrocchiale di Galliate: si rischia una lunga chiusura? Si attendono ancora notizie ufficiali, ma il timore è che non si tratti di un intervento rapido e soprattutto poco costoso.
La decisione di chiudere
È quasi un mese che la chiesa parrocchiale ha chiuso le sue porte ai fedeli per motivi di prevenzione in seguito alla caduta di alcune nervature delle volte a crociera; le ultime messe sono state celebrate il week end del 18 e 19 marzo.
"Giovedì 23 marzo è stato fatto subito un sopralluogo con i professionisti, - ha detto il direttore dell’ufficio per i Beni culturali ecclesiastici Paolo Mira - c’è stato subito il contatto con la Sovrintendenza".
Degrado esteso
Il timore che la chiesa possa essere chiusa a lungo è dovuto al fatto che "non è stato rilevato un degrado puntualizzato, ma abbastanza diffuso ed esteso a tutte le volte delle navate centrali, - spiega Mira - sono in corso delle analisi tramite le quali sarà poi possibile quantificare i danni, che appaiono al momento significativi. È difficile ora dare informazioni precise, la chiesa, fra le più grandi della nostra diocesi, ha circa 150 anni, ha altezze diverse" e occorrono quindi analisi dettagliate.
Alcuni anni fa c’erano stati interventi al tetto. Il pezzo di nervature caduto è di circa 40 centimetri, "la chiusura preventiva della chiesa è stata stabilita di comune accordo fra uffici, parrocchia e curia, - prosegue il direttore - si auspica che non possa cadere altro, ma la certezza non c’è. Meglio tutelare".
Dove si svolgono ora le funzioni
Dal week end precedente alla domenica delle Palme le messe e le funzioni sono state organizzate nelle varie chiese cittadine e la messa della domenica si svolge ora in oratorio: «C’è grande partecipazione e di questo sono molto felice» dice il parroco don Massimiliano Cristiano.
La fortuna è stata che quella in arrivo è la bella stagione e si potrà così scongiurare il freddo, già però per il Giovedì Santo sempre in oratorio è apparso un tendone che servirà ad accogliere i fedeli e i giovani in caso di maltempo.