La protesta degli agricoltori ha travolto anche il Novarese
La carovana di trattori è approdata in città per poi spostarsi a Vicolungo
La protesta degli agricoltori, che in questi giorni sta toccando diverse province italiane e l'Europa, ha raggiunto anche Novara nella giornata di oggi, mercoledì 31 gennaio 2024.
La manifestazione a Novara e Vicolungo
Questa mattina un lungo corteo di circa 150 trattori è arrivato dal Vercellese e ha fatto il suo ingresso in città dirigendosi verso lo stadio Piola.
La sosta novarese è durata fino alle 11.30 circa, quando poi la rumorosa carovana si è rimessa in moto alla volta di Vicolungo.
I manifestanti a quel punto si sono piazzati nel parcheggio dell’outlet di Vicolungo nel settore che si affaccia sull’incrocio delle autostrade A4 e A26 così da rendere la protesta il più possibile visibile.
Le ragioni della protesta
Gli agricoltori protestano contro i rincari che stanno mettendo in ginocchio il settore, contro la politica europea e i suoi "diktat". Il movimento prende anche le distanze dalle associazioni di categoria e chiede un intervento deciso al Governo a tutela del settore.
"Siamo qui per dimostrare la nostra non fiducia nell'Europa - spiega Roberto Tosi, presidente del Consorzio Difesa No e Vco - nel Governo e nelle nostre associazioni che non ci hanno tutelato. Ci sentiamo lasciati soli ad affrontare queste sfide a livello mondiale. La burocrazia sta uccidendo le nostre aziende e non riusciamo più a competere con l'estero. Siamo in seria difficoltà, poi se ci mettiamo anche gli interessi bancari che sono cresciuti, la situazione si complica. Noi chiediamo che il Governo sia più pronto nell'accogliere le nostre richieste. Dobbiamo cercare in ogni modo di sopravvivere. Abbiamo eccellenze che non devono essere sprecate ma per come sono le regole ho paura che le nostre aziende andranno verso il fallimento"
Video intervista di Vittoria Passera
Le richieste
Questi i punti principali della protesta e le relative richieste alle istituzioni:
• Importazioni. Vietare l’importazione di prodotti agricoli provenienti da paesi dove non sono in vigore i nostri stessi regolamenti produttivi e sanitari. (Blocco Carni sintetiche, OGM, Farine di insetti…)
• Abolizione immediata di vincoli ed incentivi per non coltivare i terreni. Eliminare l’obbligo di non coltivare il 4% dei terreni ed ogni forma di contributo volta a disincentivare la coltivazione.
• Consumo suolo produttivo. Blocco al consumo di suolo produttivo destinato poi alla realizzazione di aree industriali. A tale scopo, riconvertire le aree industriali dismesse.
• Pagamenti. Puntualità nell’erogazione dei pagamenti della Domanda Unica, con previsione di anticipi entro la scadenza dell’anno solare.
• Burocrazia: Semplificazione e riduzione del carico burocratico in capo ad ogni Azienda Agricola.
“Noi non prendiamo la terra dai nostri antenati. La prendiamo in prestito dai nostri figli. Il nostro presente è il vostro futuro” commentano gli. Per questo gli agricoltori chiedono anche:
• Riprogrammazione Green Deal Revisione completa della politica agricola europea in quanto frutto di estremismo ambientalista e a discapito della produzione agricola e dei consumatori. (Cerealicoltura, Allevamenti, regolamenti sui digestati.)
• Agevolazioni carburante agricolo. Mantenere il sistema che tiene calmierati i costi del gasolio agricolo.
• Fauna selvatica. Lo stato deve garantire un contenimento della fauna selvatica e rispondere direttamente ed in tempi brevi dei danni diretti ed indiretti da essa provocati.
• Acqua. Realizzazione di bacini di accumulo acque, con precedenza di utilizzo per le coltivazioni agricole e, solo successivamente, per la corrente elettrica. Istituzione di un programma di deroghe per il deflusso minimo delle acque, all’inizio di ogni anno solare.
• Seme certificato. Eliminare il vincolo di acquisto sementi certificate con obbligo di impiego di determinati quantitativi/ha. Dimostrandone la tracciabilità, vogliamo essere liberi di reimpiegare il nostro seme nelle quantità più idonee, in base all’esperienza dell’agricoltore nel proprio terreno.
• Fotovoltaico. Divieto di installazione di parchi Agrivoltaici/Fotovoltaici su suolo agricolo produttivo. I terreni servono per produrre cibo non energia. Vincolare l’istallazione sulle aree non produttive come tetti e parcheggi.
• Riqualificazione della figura dell’agricoltore. A partire dalle scuole, riqualificare la figura dell’Agricoltore e Allevatore,valorizzandola e non additandola come responsabile dell’inquinamento ambientale. L’Agricoltore è una figura fondamentale per la società in quanto tutore dell’ambiente e produttore di cibo/vita!!