Accusa

La rabbia della cooperativa Iniziativa Due: "Stiamo morendo nell'indifferenza"

Nei giorni scorsi il presidente ha lanciato l’ultimo disperato grido d’aiuto

La rabbia della cooperativa Iniziativa Due: "Stiamo morendo nell'indifferenza"
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«Iniziativa Due non chiude per scelta, ma perché non ce la faceva più. E, soprattutto, moriremo soli, dopo un anno di assoluto e indifferente silenzio. Questo deve sapere la città». Così il presidente di Iniziativa Due, cooperativa che si occupa di disabilità, Gianni Bolchini.

Una vicenda che è anche approdata in consiglio comunale e che ha visto un deciso intervento da parte dell'assessore ai Servizi Sociali che ha respinto con fermezza le accuse al mittente.

Lo racconta il Corriere di Novara

Nell'immagine una foto di archivio del 2012

Le accuse del presidente Bolchini

Già un anno fa il presidente di Iniziativa Due, cooperativa che si occupa di disabilità, Gianni Bolchini, aveva annunciato la chiusura. Ora, a distanza di un anno, le cose non sono migliorate e si è rivolto al Comune. «Al sindaco Canelli ho detto: “Non sono arrivato a 70 anni per essere convivente di alcune situazioni”. Mi ha promesso tante cose, poi… Da gennaio – ribadisce - ci siamo attivati in tutti i modi per poter risolvere le varie problematiche rimaste in sospeso ed abbiamo atteso risposte. Visto che però non succedeva proprio nulla, nonostante i nostri reiterati solleciti e le nostre richieste, ho allora inviato a tutti i consiglieri comunali lo scorso 16 novembre una richiesta/denuncia. Al momento non ha ancora trovato riscontro, ma ha prodotto un interessamento dell’assessore al Bilancio, Silvana Moscatelli, e una richiesta di incontro congiunto da parte di esponenti dei tre gruppi di minoranza, incontro a seguito del quale è stata presentata un’interrogazione».

Nei giorni scorsi la cooperativa ha lanciato l’ultimo disperato grido d’aiuto per dire che davvero è finita, mediante una conferenza stampa che, di fatto, ha chiuso un cerchio nefasto. Un anno fa, come detto, l’annuncio: «Abbiamo provato in tutti i modi, abbiamo cercato ogni possibile soluzione, ma invano. Ci siamo dovuti arrendere: Iniziativa Due è costretta a chiudere». E dodici mesi dopo cosa è cambiato?
«Niente assolutamente niente». E’ lapidario Gianni Bolchini.

La cooperativa il 9 dicembre scorso avrebbe compiuto 48 anni. «Non è stato un compleanno felice, proprio no. Le nostre difficoltà sono rimaste inascoltate e, contemporaneamente, voglio riaccendere i riflettori sul problema della disabilità, per la quale la nostra chiusura rappresenta una sconfitta. Sto davvero male ad ammetterlo».

Traspare in lui tutta l’amarezza, la tristezza e il dolore per dover interrompere una storia che durava a Novara da quasi mezzo secolo e che ha incarnato, spesso unica realtà in alcuni periodi, il valore della solidarietà nei confronti di ragazzi meno fortunati.

"Non abbiamo più un soldo neanche per traslocare"

«Tutte le promesse fatte non sono state mantenute. Ora sono nei guai fino al collo; entro il 31 dicembre dovrò sgomberare i locali, ma non ho neanche i soldi per il trasloco. Sto naufragando in malo modo, anche le minime speranze si sono infrante. I nostri beni? L’auto più recente è del 2000 e gli arredi non li vuole nessuno: ecco tutto quello che abbiamo».

Adesso Bolchini vuole gridarlo alla città: «Due sono i miei obiettivi – spiega – Il primo è quello di avere aiuti economici per chiudere l’attività, non bastano i banchetti nei mercatini per far quadrare i conti».

Dito puntato contro la gestione dei Servizi sociali

E il secondo? «Non lasciar cadere sotto silenzio il problema delle gestione dei servizi sociali, che a Novara è intollerabile». Parole dure, accuse precise. «So benissimo a cosa potrei andare incontro – ammette Bolchini - ma spero che la nostra chiusura ponga l’attenzione sul fatto che, nel campo della disabilità, le cose non funzionano e che noi l’abbiamo pagata cara: siamo dei rompiscatole, quindi meglio metterci a tacere».

Gianni Bolchini lamenta anche le problematicità di sinergie nell’assistenza. «Alcuni nostri disabili sono stati collocati in altre strutture, ma andavano accompagnati in questo percorso!» Invece? «Il passaggio non è stato gestito, eppure i nostri operatori si erano messi a disposizione. Non hanno ricevuto nessuna risposta. E la cosa è finita lì».

 

 

 

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