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La storia della base camerese

Oggi ha assunto per la Forza Armata il ruolo di principale polo ingegneristico-manutentivo e logistico dell’Aeronautica Militare

La storia della base camerese
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Il centenario dell'Aeronautica militare è l'occasione giusta per ripercorrere la storia della base camerese.

Tutto inizia nel 1910

In data 28 febbraio 1910 venne effettuato, dal pioniere dell’aviazione Umberto Cagno, il primo volo su Cameri con un velivolo Voisin. Fu l’inizio dell’avventura aerea nei cieli novaresi e la nascita del campo volo di Cameri.

Successivamente, sul sedime dell’aeroporto furono costruite le officine aeronautiche “Gabardini” la cui omonima scuola di aviazione diventerà, negli anni precedenti la 1ª Guerra Mondiale, la più grande del mondo. Nel solo 1917, a titolo di esempio, furono brevettati oltre 700 piloti militari. Tra questi è doveroso ricordare Silvio e Natale Palli, ai quali nel 1921 venne intitolato l’aeroporto di Cameri.

Con l’entrata in guerra nel maggio 1940 la scuola fu sciolta e la base di Cameri vide il passaggio di diversi reparti operativi per le esigenze belliche.

L’aeroporto venne pressoché distrutto dalle truppe tedesche in ritirata sul finire della 2ª Guerra Mondiale.

Il dopoguerra

Negli anni del dopoguerra la base ricostruita vide operare vari reparti dell’Aeronautica Militare tra cui, a partire dal 1957, la 2ª Aerobrigata nell’ambito della quale nel 1958 fu costituita la pattuglia acrobatica “Lanceri Neri” su velivolo F86e.

Dal 1967 al 1999 ha ospitato il 53° Stormo caccia intitolato alla medaglia d’oro al valor militare Capitano Guglielmo Chiarini, con alle dipendenze il 21° Gruppo Caccia Intercettori dotato di velivolo F104 prima e Tornado poi.

Oggi

Oggi la base di Cameri, con il Comando Aeroporto Cameri e il 1° Reparto Manutenzione Velivoli, ha assunto per la Forza Armata il ruolo di “principale polo ingegneristico-manutentivo e logistico dell’Aeronautica Militare”, per velivoli di elevate prestazioni “fast jet”: Tornado, Eurofighter ed F35.

La base, all’occorrenza, è sede di rischieramento di velivoli per la difesa aerea a protezione di aree urbane sensibili, e fornisce il supporto alle operazioni di Protezione Civile per i velivoli impegnati nella lotta degli incendi boschivi in Piemonte e Lombardia, mantenendo così anche una notevole valenza operativa.

Importante è anche il ruolo svolto dall’industria aeronautica nazionale che, operando in sinergia con la componente militare, ha posto l’aeroporto di Cameri all’avanguardia nel settore dello sviluppo per importanti progetti militari e commerciali.

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