La storia di Alexandra: "Quella letterina dopo 25 anni ha unito due generazioni"
Un racconto natalizio molto emozionante e che scalda il cuore
La storia di Alexandra e del nonno Armando da Borgo Ticino a Gattinara unisce due generazioni e apre la mente e il cuore.
Una storia emozionante e unica
E’ una storia dal sapore profondamente natalizio quella che nei giorni scorsi ha condiviso sui social la borgoticinese Alexandra Spampinato. Una storia davvero straordinaria legata a un messaggio di affetto che attraversa gli anni e le generazioni e torna a unire persone divise da molti chilometri di distanza.
Il nonno di Alexandra, Armando (nelle foto qui sotto), 25 anni fa era in pensione e stava tagliando la legna in un terreno di sua proprietà nella zona del Monte Solivo, quando trovò una lettera misteriosa che ha sempre custodito gelosamente e che ora ha condiviso con la nipote. L’uomo, oggi 87enne, sposato con una donna svedese e molto conosciuto a Borgo Ticino, ha conservato quel ricordo per un quarto di secolo.
Un racconto che scalda il cuore
Ma ecco le bellissime parole con cui Alexandra ha scelto di raccontare la sua storia.
"Mio nonno mi ha fatto un regalo. Involontariamente. Perché volontariamente non me ne fa dal ‘96. Ma mio nonno è sempre stato un burbero, un gran lavoratore con poca empatia, che nella vita ha saputo dimostrare solo l'amore che ha conosciuto. Come tutti, forse. Quindi lo comprendo. Però dicevo che mi ha fatto un regalo, ed è proprio questa storia qui.
La ragazza al mio fianco nella foto è Marcella, è del 1986, nata e cresciuta a Gattinara. L' ho vista oggi per la prima volta dal vivo e la lettera che ha in mano è l'oggetto che ci ha messe in movimento per farci incontrare. Per fare un regalo a mio nonno, che poi l'ha fatto a me. Ma torniamo alla storia. Marcella nei primi anni ‘90 è a scuola e scrive come tutti i suoi compagni una letterina dedicata alla mamma nel giorno della sua festa.
Con la precisione di una bimba delle elementari e molta cura scrive sul retro il suo nome e l'indirizzo di casa, chiude la lettera e da lì non ne ha più traccia. L'avrà consegnata alla maestra, oppure messa in un pallocino gonfiabile, magari lanciato dal cortile insieme agli altri bimbi, non c'è ricordo. Ma quella lettera fa un giro di giostra e qualche periodo dopo sorprende un uomo, che la trova a più di 50 km di distanza in un bosco, fortunatamente non troppo nascosta da delle foglie".
Un mistero durato per 25 anni
"L'uomo è a tagliar legna - prosegue la giovane borgoticinese - in una giornata come un'altra, ha 60 anni ed è il burbero che descrivevo prima ovviamente, mio nonno. Ma il burbero che trova una letterina tra le foglie nel bosco mentre è a spaccar la legna cosa fa? Non solo la raccoglie, ma la infila nel taschino della sua giacca da lavoro blu, appena arriva a casa la mette in un cassetto e poi? La custodisce. Per più di 25 anni".
Fino a quando l’uomo, a 87 anni, ha chiesto alla nipote di fare una ricerca e di trovare quella bambina che aveva scritto la lettera.
"Come anticipavo - continua dunque Alexandra - lungi dall'essere una personalità amorevole, il nonno ha sempre dimostrato tenerezza e cura dell'altro davvero di rado. Ma con più di 80 primavere sulle spalle, un cuore o si congela o si scioglie. E lui che ste primavere se le sente tutte, la proprietaria di quella lettera mi ha chiesto di ritrovarla più di una volta, ed ogni volta con gli occhi lucidi di chi l' amore ce l'ha sempre avuto dentro ma non sapeva mica dove fosse e allora lo tira fuori così. Voleva chiudere questo cerchio e grazie alla modernità non è stato difficile per me soddisfare il suo desiderio. E infatti dopo alcune ricerche e tramite amicizie che ci hanno messe in contatto, eccoci qua dopo pochi mesi, io e Marcella, con il sorriso di chi ha fatto parte di una storia che ha quasi 30 anni, che ha legato un nonno burbero, una bimba che scriveva letterine diventata donna e una nipote che ha fatto da tramite per questa bella storia. Nonno quando gli ho detto di averla ritrovata era felice, ma non me l'ha mica detto. Nonno oggi mi ha fatto un regalo, anche se è dal 96 che non me ne fa. Volontariamente".