L'antincendi boschivi di Nebbiuno ha compiuto 20 anni

Grande festa a Nebbiuno per i 20 anni della squadra locale della antincendi boschivi domenica 18 giugno.

Paese in festa per i 20 anni della antincendi boschivi

L'Aib (Anti incendi boschivi) Nebbiuno ha compiuto 20 anni. Domenica 18 giugno più di 20 mezzi e una grande folla hanno stazionato nella piazza antistante al palazzo comunale per una grande festa fra passato, presente e futuro. Si sono tenute la presentazione delle autorità, diverse relazioni su incendi e conservazione del territorio, aperitivo, pranzo sociale a Fosseno dagli amici della Famiglia fossenese del cucù. Erano presenti l'assessore regionale Matteo Marnati, il presidente della provincia di Novara Federico Binatti, il consigliere provinciale con delega alla Protezione civile Arduino Pasquini, il sindaco nebbiunese Fabrizio Favino e quello colazzese Corrado Riboni, l'assessore al turismo di Belgirate Maria Claudia Buscher, il consigliere comunale massinese Gabriele Ragazzoni e quello meinese Sergio Fontana, il presidente del Centro servizi per il volontariato Novara Vco e dell'Ambulanza del Vergante Daniele Giaime, i Carabinieri forestali di Lesa e Gozzano, Fabrizio Ragazzoni per il Gruppo comunale di Protezione civile massinese, gli ispettori regionali del Corpo Aib Piemonte Giampiero Marozzi e Diego Colt e l'ispettore della provincia di Novara Gianluca Ferrari, il segretario regionale Aib Piemonte Corrado Busnelli. Inoltre capisquadra e volontari delle squadre Aib di Invorio, Briga Novarese, Pogno, Gozzano, Arona, Oleggio e la sezione di Gignese, oltre a squadre del Vco e del Vercellese.
«Abbiamo consegnato un riconoscimento particolare ai soci fondatori del nucleo originale - dicono gli organizzatori - sono ancora operativi nella nostra squadra: Cesare Rossetto (legale rappresentante e caposquadra), Giorgio Bertoletti (comandante Distaccamento area 46), Roberto Metelli (vice caposquadra), Marco Bertoli e Alessandro Guella. Abbiamo pubblicato un diario che parte dagli albori: 20 anni fa c'erano mezzi e strategie diverse, ma con il filo conduttore dello spontaneo attaccamento alla nostra terra. Un ringraziamento ai volontari Alessandro Omassi e Jacopo Caretti per gli interventi formativi in sala Fassi».