Lega Piemonte: “Riaprite le discoteche”
“Il settore deve tornare a lavorare”.
Riapertura discoteche, Lega Salvini Piemonte: “Giovani responsabili, ci aspettiamo il proseguimento della linea di aperture in sicurezza avviata dal Governo”.
La posizione della Lega
“Come il settore della cultura – ricorda il capogruppo Alberto Preioni – quello dei locali di intrattenimento è uno dei comparti che ha subito gli effetti più nefasti della pandemia. Decine e decine di attività sono ormai sull’orlo del fallimento o addirittura non più in condizioni di riaprire. Il nostro auspicio è che anche grazie all’intensificarsi della campagna vaccinale, discoteche e sale da ballo possano essere messe nella condizione di tornare ad offrire tutti i loro servizi, senza ridursi ad essere semplici locali dove consumare cibi e bevande e senza la possibilità di ballare”.
“In Piemonte non solo la campagna vaccinale di massa sta procedendo a ritmo incalzante ma anche l’avvio della campagna per i giovani sta registrando un’adesione elevata, superando le aspettative – commenta l’assessore regionale alla Ricerca applicata Covid, Matteo Marnati -. Una risposta che dimostra dunque come ci sia una presa di coscienza chiara e consapevole che solo con il vaccino si può uscire più in fretta dalla pandemia e tornare, sempre senza abbassare la guardia, alla normalità. E discoteche e sale da ballo, molte delle quali purtroppo non saranno più nella condizione di riaprire i battenti, devono poter tornare a lavorare, senza dimenticare tutti i lavoratori del comparto che versano in serie difficoltà”.
“I giovani stanno dando un contributo eccezionale alla campagna vaccinale, forse oltre ogni aspettativa, e questo favorirà l'utilizzo del green pass anche in questo settore garantendo così il divertimento sicuro e ragionevole – commenta l’assessore regionale alla Cultura, Turismo e Commercio, Vittoria Poggio -. Al momento non possono frequentare le discoteche che sono tradizionalmente il luogo dove si incontrano e socializzano. Ci aspettiamo il proseguimento della linea delle aperture in sicurezza avviata dal governo Draghi, ovviamente nel rispetto delle norme sanitarie. In Piemonte ci sono più di 200 aziende del settore ferme da un anno che impiegano personale stagionale e che chiedono giustamente di tornare a lavorare”.