Prevenzione

Legionella: palestra chiusa a Vignale ma "situazione sotto controllo"

Il batterio è stato individuato nella sede Angsa adiacente alla scuola Peretti

Legionella: palestra chiusa a Vignale ma "situazione sotto controllo"
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Allarme legionella in una scuola di Novara. In realtà, più che la scuola, ad essere interessata è l’adiacente sede di una associazione di volontariato, ma questo non ha impedito di mettere in atto alcune azioni preventive.

Allarme legionella a Vignale

Stiamo parlando della scuola primaria “Peretti” di Vignale, ha confermato nei giorni scorsi l’assessore all’Istruzione Giulia Negri al Corriere di Novara «ma fortunatamente la situazione è sotto controllo».

Il problema si è verificato alla sede dell’Angsa che come detto è proprio all’interno del plesso della “Peretti”. «Dalle analisi effettuate - ricostruisce Negri - sono state individuate tracce di legionella in uno dei rubinetti. Dobbiamo ringraziare l’associazione per aver prontamente allertato la scuola e il Comune, così da poter mettere in atto tutte le necessarie misure di prevenzione. Ovviamente sono state condotte le analisi da parte dell’Asl anche sulla scuola, ma al momento senza alcun riscontro. Per precauzione, Acqua Novara Vco ha comunque fornito le sacche di acqua per i bimbi ma, ripeto, al momento non c’è alcuna ragione di allarmarsi».

I provvedimenti

Sempre in via preventiva, la scuola ha però deciso di chiudere la palestra, utilizzata dalla società di pallavolo Issa, costringendola a spostarsi per gli allenamenti al PalaVerdi.

Per quanto riguarda le partite del weekend, contrariamente a quanto annunciato in un primo momento, l'inversione delle partite casalinghe riguarderà solo la squadra B1 che scenderà in campo che scende in campo a Santena (To) contro MTS Volley Academy. Invece serie C e under 18 giocheranno regolarmente alla Peretti ma con il divieto di usare le docce.

«Quella della chiusura della palestra è stata una giusta precauzione - commenta Negri - perché la caldaia utilizzata è in comune con Angsa e l’acqua calda delle docce avrebbe potuto rappresentare un elemento di eventuale diffusione del batterio».

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