Il caso

Malpensa, la lettera ai Ministeri: "Noi piemontesi sempre esclusi dalle decisioni"

La Provincia e cinque comuni hanno scritto una dettagliata missiva per chiedere chiarezza in merito all'estromissione dalla Commissione aeroportuale

Malpensa, la lettera ai Ministeri: "Noi piemontesi sempre esclusi dalle decisioni"
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E' dello scorso 8 aprile 2024 la dettagliata lettera sottoscritta dalla Provincia di Novara insieme con i sindaci dei comuni di Castelletto sopra Ticino, Marano Ticino, Oleggio, Pombia e Varallo Pombia e inviata ai Ministeri dell'Ambiente e della Sicurezza energetica e delle Infrastrutture e dei Trasporti con la quale si chiedono alcuni chiarimenti rispetto a quanto emerso durante la Commissione aeroportuale dell'aeroporto di Malpensa dello scorso 8 marzo.

Comuni e provincia scrivono ai Ministeri

Una nota congiunta attraverso la quale gli Enti componenti della Segreteria del “Coordinamento degli Enti Locali interessati dalle rotte di volo dell’Aeroporto Milano Malpensa” e, segnatamente, la Provincia di Novara e i Comuni di Castelletto Sopra Ticino, Marano Ticino, Oleggio, Pombia e Varallo Pombia chiedono un chiarimento definitivo relativamente alla legittimità dell’attuale – e passata – composizione della Commissione Aeroportuale dell’Aeroporto di Milano Malpensa.

Gli scriventi partono dalla nota con cui l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile aveva convocato per il giorno 14/03/2024 la Commissione
Aeroportuale. Nella convocazione veniva precisato: “La Provincia di Novara ed i Comuni indicati tra gli indirizzi per conoscenza sono invitati in qualità di osservatori”.

Nel verbale della riunione si ritrova infatti che l’incontro si è tenuto con la partecipazione dei rappresentanti dei Comuni dell’Ovest Ticino, Provincia di Novara e Comune di Golasecca “invitati – su richiesta degli stessi – in qualità di uditori, con la finalità di garantire la massima partecipazione e trasparenza ai lavori della Commissione”.

"Noi, di fatto estromessi dalla Commissione"

"Questa situazione - scrivono quindi comune e provincia ai Ministeri - che ci vede di fatto estromessi dalla Commissione è conosciuta dai membri del Coordinamento da anni. Nel tempo, infatti, gli Enti scriventi sono stati componenti con diritto di voto della sopracitata Commissione Aeroportuale salvo vedersi, nel 2009, ammessi a partecipare ai suoi lavori solo come osservatori e ricevendo le sue convocazioni solo 'per conoscenza'. Si è arrivati addirittura a non essere più messi nemmeno a conoscenza delle riunioni della Commissione dalla fine del 2021 e fino all’ultima riunione convocata per il 14 (anche se per completezza va segnalato che alla riunione del 22/02/2024 sono stati invitati come uditori solo la Provincia di Novara e il Comune di Oleggio, estromettendo da tale comunicazione il resto dei Comuni fino a quella tenutasi il 14 marzo.

Per meglio comprendere l’attuale situazione nella lettera si richiamano alcuni documenti che compongono la cronistoria dell’ingresso delle Istituzioni piemontesi nella Commissione Aeroportuale di Milano Malpensa.

Gli scriventi spiegano di essere stati estromessi solo in virtù di una circolare (ENAC APT-26) del 2007.

Decisioni prese senza la partecipazione del territorio piemontese

Nella lettera quindi i rappresentanti del territorio piemontese evidenziano come sia fondamentale chiarire il ruolo in seno alla Commissione. "La Commissione Aeroportuale di Malpensa ha infatti deciso, solo negli ultimi 12 mesi, non solo di approvare la Zonizzazione Acustica Aeroportuale ma ha anche deciso di iniziare la sperimentazione di nuove SID che verranno implementate dal 18 aprile".

"Nella mail di trasmissione dei verbali della riunione del 30 marzo e del 17 aprile 2023 si può notare chiaramente che gli enti piemontesi non erano nell’elenco. Di tale riunione, infatti, eravamo completamente all’oscuro e abbiamo avuto contezza del suo contenuto solo successivamente ad un accesso agli atti. Ciò a riprova di quanto ut supra già sostenuto e, nello specifico, che tra la fine del 2021 e l’inizio del 2024 gli enti piemontesi sono stati estromessi dai lavori della Commissione non solo come membri effettivi con diritto di voto ma anche come meri osservatori. È evidente che le decisioni richiamate – ma non solo - sono state assunte senza la partecipazione dei rappresentanti del territorio piemontese e, soprattutto, senza che addirittura ne venissimo a conoscenza per il tramite dell’invito come semplici uditori per quanto riguarda il tema – preso ad esempio – della Zonizzazione Acustica Aeroportuale".

"La voce del nostro territorio, le sue esigenze, le sue peculiarità e, soprattutto, anche l’apporto scientifico e delle rilevazioni acustiche oltre che ambientali della nostra Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente non sono mai state prese in considerazione. Tali decisioni hanno, ed è evidente, un importante riflesso e comportano ricadute sia sulla salute dei cittadini che dell’ambiente del territorio piemontese. Come rappresentanti non pretendiamo nulla di più di quanto ci dovrebbe essere garantito dalle normative vigenti".

Le richieste

Si chiede quindi che "venga data una definitiva cornice normativa ed interpretativa della questione", che si preveda la chiara esposizione del ruolo e conseguente reintegrazione degli Enti piemontesi (Provincia e comuni) all’interno della Commissione Aeroportuale quali componenti a pieno titolo e con diritto di voto.

Inoltre, che venga valutata, insieme con la partecipazione dei Comuni scriventi, anche la possibilità di partecipazione ai lavori della Commissione di ARPA Piemonte (così come già è parte della Commissione Aeroportuale ARPA Lombardia).

Nel caso il ruolo degli Enti piemontesi dovesse risultare quello di mero uditore senza diritto di voto, si chiede poi di motivare adeguatamente tale posizione stante quanto da sempre sostenuto dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e, da ultimo, dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nel 2019.

"Si valuti l'ingresso dell'Ente Parco del Ticino e Lago Maggiore"

"Chiediamo altresì - prosegue la missiva - che venga valutato come ugualmente legittimo l’ingresso in Commissione aeroportuale dell’Ente di Gestione delle Aree Protette del Ticino e del Lago Maggiore, Ente strumentale della Regione Piemonte. Tutti i Comuni della Segreteria del Coordinamento, infatti, hanno parte del proprio territorio appartenente al Parco Naturale del Ticino che, oltre a essere un’area protetta regionale, è anche sito Rete Natura 2000 (zona di conservazione Speciale e Zona di  protezione Speciale) nonché Riserva MAB Unesco Ticino Val Grande Verbano. Teniamo a sottolineare che tale posizione è sostenuta anche dal Piano Nazionale Aeroporti che indica come area interferita dall’attività aeroportuale l’intera valle del Ticino e che la presenza e l’attività dell’aeroporto impone anche alle Amministrazioni piemontesi il rispetto di vincoli dettati da regolamenti aereoportuali nella stesura dei propri strumenti di pianificazione. Considerato che l’Ente di Gestione del Parco piemontese ha la delega da parte della Regione Piemonte come autorità competente all’espressione dei pareri di giudizio di incidenza è evidente che, insieme all’individuazione dei Comuni e della Provincia all’interno della commissione aeroportuale, debba esserci anche quella dell'Ente di Gestione delle Aree Protette".

 

 

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