Intervento del Comitato

Malpensa: "L’assenza di una relazione della zonizzazione è un grave affronto all’intelligenza dei cittadini"

"Quale è e sarà il tetto ai movimenti giornalieri e annuali?"

Malpensa: "L’assenza di una relazione della zonizzazione è un grave affronto all’intelligenza dei cittadini"
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Mentre sta facendo molto discutere il tema della ridistribuzione delle rotte aeree sui cieli piemontesi, il Comitato dei cittadini di Varallo Pombia per l’aeroporto di Malpensa interviene ancora una volta nel dibattito pubblico per contestare la legittimità degli studi su cui si basano le limitazioni all’inquinamento acustico provocato dallo scalo.

L'intervento

«Lo scorso 17 aprile 2023 - scrive il presidente del Comitato, Ferruccio Gallanti - i sindaci dei Comuni membri della Commissione Aeroportuale hanno sottoscritto la prima zonizzazione LVA (livello di valutazione rumore aeroportuale) di Malpensa, dopo ben 25 anni. Una delibera unanime che blocca l’attivazione della Conferenza dei servizi e l’esclusione della Vas, Valutazione ambientale strategica. Il parere positivo della zonizzazione Lva è stato, incomprensibilmente, comparato con le curve isofoniche cosiddette “Tucano” del 1998. Isofoniche con flussi di traffico in decollo e atterraggio del tutto incomparabili alla mappa delle isofoniche 2023. Nel numero dei voli, nell’utilizzo alternato delle piste e tanto altro. Se una mappa non è un territorio, non rappresenta neppure le ricadute acustiche reali del territorio e, tantomeno, la percezione reale dei cittadini sorvolati.

L’assenza di una relazione illustrativa della zonizzazione LVA-2023 è un grave affronto all’intelligenza dei cittadini ed alla comprensione della elaborazione stessa delle “isofoniche”. La convinzione che solo il ricorso al TAR Lombardia, da un lato, e una serie di esposti dei cittadini inibiti e penalizzati da 25 anni di mancanza di una zonizzazione LVA coerente (vedi PGT del CUV e Piano d’Area) manifesta l’evidente carenza di rappresentanza, di salvaguardia del territorio e di protezione e tutela della salute dei cittadini. E’ l’unico atto a disposizione dei cittadini. Nel contesto della proposta di una fase sperimentale di nuove rotte, SIDs-Rotte-initial climb, illustrata nella riunione della Commissione Aeroportuale del 22 febbraio 2024, le dichiarazioni di SEA, del sindaco di Somma Lombardo sui media, supportate nello studio SEA-ARPA e la riduzione dei cittadini impattati, rappresentano l’ennesima offesa alle aspettative dei cittadini sorvolati.

Quale è e sarà il tetto ai movimenti giornalieri e annuali nel 2024, nel 2035? È un dato basilare, ma non specificato, e di conseguenza ignorato dai cittadini. La riduzione della SID in decollo, ad esempio, peraltro ravvicinate, contraddice la nota a verbale della riunione della Commissione Aeroportuale del 16 gennaio 2019: “Il dott. Ianni di ENAV illustra la situazione vigente con le percentuali di traffico su ciascuna rotta, spiegando che il rispetto delle SID da parte degli aeromobili è assicurato, in quanto la norma prevede uno scostamento di un miglio dalla SID nominale ed elenca una serie di variabili da tener conto dopo il decollo: tipologia aeromobili, peso, temperatura, vento, pressione, tutti fattori che determinano un differente rateo di salita e punto di virata”.

Le SID - Rotte spazialmente ravvicinate, con le inevitabili sovrapposizione delle stesse, producono una estesa proliferazione, senza discontinuità dei tracciati radar, con una propagazione dell’impatto acustico sui cittadini. Tutto ciò costituisce un deficit cognitivo “aeronautico” e della diffusione delle emissioni sonore delle flotte aeree. Anche la riduzione della spinta di decollo dei propulsori, definita primaria per incrementare il gradiente di salita dei velivoli, rivela una, incomprensione “aeronautica” del rapporto tra profilo di salita, spinta dei motori e pendenze delle traiettorie. Indispensabile in tal senso una verifica tra le varie quote di riduzione della potenza del motore a varie altezze 700/800/1000/1500. Ma in relazione all’orografia e alle comunità sorvolate. Ancora una volta l’operato della Commissione Aeroportuale manifesta evidenti incongruità e incoerenze, nel registrare l’impatto acustico e nel pianificare scenari di mitigazione. In sintesi, appare indubbio come i presupposti tecnici, aeronautici e acustici, rivelino l’inevitabile flop nell’identificare kmq e cittadini sottoposti all’emissione acustiche delle flotte aeree nel ciclo LTO ( Landing Take Off)».

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