Le parole del Ministro

Ministro Lollobrigida a Vespolate: “Se una specie supera i limiti di sicurezza si deve depopolarla”

"Se per gli ungulati, ad esempio, si fosse fatta un’azione molto radicale per ridurne il numero riportandoli alla quantità che la scienza indica, noi non avremmo problemi in agricoltura"

Ministro Lollobrigida a Vespolate: “Se una specie supera i limiti di sicurezza si deve depopolarla”
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Durante la visita alla Cascina Fornace di Vespolate, di proprietà del vicepresidente di Coldiretti Novara-Vco e presidente di Campagna Amica Piemonte Orientale Fabrizio Rizzotti, e alla presenza del Presidente di Coldiretti Novara-Vco Fabio Tofi, del Direttore Luciano Salvadori, del vicepresidente Massimiliano Ottone, del delegato Giovani Impresa Giada Barbieri e della rappresentante di Donne Impresa Francesca Cantone oltre a quella della gran parte dei consiglieri della Federazione, avvenuta venerdì 31 maggio, il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida non ha parlato solamente della questione risicola, ma si è soffermato anche su altre problematiche che riguardano i territori montani.

L'intervento di Lollobrigida

Una su tutte quella riguardante la fauna selvatica: “L’uomo, essendo l’unico essere senziente in grado di trasferire dati scientifici in azioni per regolare l’ecosistema, deve, se c’è una specie animale che sta scomparendo, aiutarla a sopravvivere – ha esordito il ministro - Ma se c’è una specie animale che supera i limiti di sicurezza per la propria specie, per le altre specie e per le attività produttive, deve depopolarla. Se per gli ungulati, ad esempio, si fosse fatta un’azione molto radicale per ridurne il numero riportandoli alla quantità che la scienza indica, noi non avremmo problemi in agricoltura e non avremmo problemi con la peste suina africana che rischia di azzerare il nostro export di carne suine devastando con danni economici eccezionali un settore strategico per la nostra agricoltura”.

Lollobrigida ha poi trattato il tema della reciprocità, tanto voluto da richiesto da Coldiretti: “Servono regole sull’importazione: quelle che valgono per i prodotti che arrivano nel nostro Paese devono essere le stesse che vengono imposte ai nostri agricoltori, altrimenti il mercato non è paritario. Per questo serve maggior chiarezza in ogni ambito”.

“Siamo soddisfatti che il ministro abbia posto i riflettori sul problema della fauna selvatica – sottolineano Tofi ed Ottone – I cinghiali e altri animali selvatici devastano i campi recando danni incalcolabili alle nostre aziende. Ora serve però un cambio decisivo di passo in quest’ottica”.

Commenti
Marinella

Purtroppo a causa di un cinghiale che ha attraversato la strada statale della Lomellina nel territorio di Vespolate nella notte di Natale del 2019 e urtato contro l’auto ove era alla guida nostro figlio dopo essere uscito dalla Santa Messa , la medesima ha sbandato e urtato contro cordolo della pista ciclabile per poi rovesciarsi piu ‘ volte in un campo ed essere distrutta. Sono passati anche i Carabinieri che hanno certificato il tutto ma dopo tre anni di causa a Provincia e Regione ne siamo usciti con causa persa e anche spese legali da pagare ai predetti enti . Una grande sconfitta per noi che viviamo in queste zone e per i nostri giovani che considerano la nostra Italia un paese che e’ meglio abbandonare ove tante circostanze e situazioni giuste purtroppo hanno sempre un risvolto negativo.

Renato Ferrari

Tipiche affermazioni di chi si sente indispensabile al centro del mondo... un aiuto a chi vuole avere libertà di caccia senza limitazioni sempre ed ovunque. Gravissima poi l'affermazione ( e non è la prima volta) di considerare solo l'uomo un essere senziente. La dice lunga sul resto del pensiero di questi personaggi

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