Mondo del calcio a rapporto per l'ultimo saluto alla "Freccia di Caltignaga" Gavinelli
In tanti al funerale di uno dei simboli dello sport novarese tra gli anni ‘60 e ‘70
La maglia numero 7 del Novara, appoggiata sulla bara, lo ha accompagnato anche nel suo ultimo viaggio.
L'ultimo saluto alla "Freccia di Caltignaga" Renato Gavinelli
Una folla commossa questa mattina, mercoledì 20 novembre 2024, ha salutato Renato Gavinelli, la “Freccia di Caltignaga”, uno dei simboli del calcio novarese tra gli anni ‘60 e ‘70, scomparso martedì dopo una lunga malattia all’età di 81 anni.
Il mondo azzurro, nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, si è stretto attorno alla moglie Rossella e alle figlie Raffaella e Barbara. Sul feretro la sua divisa, quella attuale del Novara F.C., appoggiata dal direttore commerciale Antonio Stinà, accompagnato da Carlo e Massimo Accornero, e la sciarpa dei “Fedelissimi.
Uniti nel dolore i suoi compagni storici, Carlo Jacomuzzi, Orano Rolfo, Giorgio Nasuelli, Virginio Tromellini e chi, come Franco Bertalli, Luigi Falzone o Angelo Sala ha vissuto l’epopea dello “squadrone azzurro” più amato di sempre. Ma soprattutto le lacrime di Franco Carrera e di Luigino Giannini, amici e compagni di mille avventure.
Carico di affetto il ricordo del sindaco di Caltignaga Pierantonio Miglio al termine della cerimonia officiata da don Lorenzo Marchetti: «Renato, ti siamo grati per aver portato il nome di Caltignaga fuori dal nostro paese - ha detto - Hai vissuto la partita più difficile, ora ci aspettiamo il dribbling finale per la “Coppa del Paradiso”».
Sul Corriere di Novara in edicola da domani, giovedì 21 novembre, un ampio servizio con immagini e ricordi.