Boom di nascite a Borgomanero

Nascite in aumento nel 2022 al Santissima Trinità di Borgomanero: la controtendenza

Dall’inizio del 2023 sono già stati 65 i parti (registrati alla data del 2 febbraio) avvenuti all’ospedale di viale Zoppis.

Nascite in aumento nel 2022 al Santissima Trinità di Borgomanero: la controtendenza
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Il reparto di neonatologia del Santissima Trinità è in contro tendenza rispetto alle medie nazionali: nascite in aumento nel 2022.

Nascite in aumento nel 2022 al Santissima Trinità di Borgomanero

Dall’inizio dell’anno sono già stati 65 i parti (registrati alla data del 2 febbraio) avvenuti all’ospedale di viale Zoppis: il dato segna la fortissima ripresa (e si potrebbe dire anche la controtendenza rispetto alla Nazione, dove il 2022 è stato il primo anno con una quota di nuove nascite al di sotto della soglia delle 400mila unità) del numero delle nascite nel 2022 registrate al reparto di ostetricia ginecologia e punto nascita dell’ospedale Santissima Trinità. E’ infatti aumentato del 7,5 per cento rispetto al 2021 ,con la bellezza di 61 parti in più nel 2022.

Sono 872 i bimbi venuti al mondo l'anno scorso

Il totale assoluto di bambini nati al Santissima Trinità nell’anno concluso da poco è di 872, dato in forte aumento anche rispetto al 2019, anno precedente la pandemia che ha stravolto ogni statistica. Nel 2019 i parti avvenuti a Borgomanero erano stati 840. Il dato è cresciuto ancora nel 2020, salendo a 869, mentre è calato a picco nel 2021, scendendo a quota 811. «I numeri - fanno sapere dall’Asl di Novara - sono molto confortanti e in controtendenza infatti, nonostante il calo della natalità che si registra da molti anni in Italia, abbiamo avuto un incremento di 61 parti rispetto al dato del 2021 particolarmente concentrato nel periodo di emergenza tra febbraio e maggio 2022, un buon incremento delle nascite rispetto allo stesso periodo dello scorso anno con un numero significativo di partorienti (26%) provenienti da altre Asl del Piemonte e dalla Lombardia. Anche nel 2023 l'andamento è positivo dall’inizio del corrente anno i parti sono 65. Sembra insomma che la cicogna abbia continuato a volare indisturbata nonostante le restrizioni imposte dalla pandemia. Tutte le strutture afferenti al Dipartimento Materno Infantile si sono adoperate per mantenere al massimo gli standard di efficienza e di sicurezza per mamme, neonati, bambini e adolescenti.

Cesarei al 24,2%

I tagli cesarei nel 2022 sono stati il 24,2%, con un positivo decremento rispetto al 2019 dove la percentuale di tale intervento era al 25,2%. Il presidio ospedaliero, negli ultimi due anni, ha anche accolto le donne in gravidanza affette da Covid, divenendo un punto di riferimento per molte gravide e puerpere». «Nonostante le difficoltà -  dichiara Roberta Pisani, coordinatore del dipartimento materno infantile e della struttura complessa di ostetricia ginecologia - abbiamo cercato, grazie all’impegno e alla collaborazione di tutti gli operatori, e crediamo di esserci riusciti, di mantenere un elevato standard di qualità nell’assistenza alle mamme e ai neonati. Abbiamo mantenuto inalterati i bilanci di salute e il monitoraggio della gravidanza fisiologica sul territorio e a rischio presso l’ospedale previsti dal percorso nascita, consentendo la presenza continua dei papà in sala parto e nelle due ore del post partum, lasciando alla mamma la massima libertà scelta sulle modalità del parto. Abbiamo continuato il percorso della donazione cordonale arricchendola di un ‘ulteriore scopo” che riguarda lo studio “BORN“ per valutare l’effetto sulla gravità della retinopatia della prematurità  relativo alla trasfusione di emazie concentrate da sangue di cordone ombelicale nel neonato pretermine. Per i neonati abbiamo mantenuto elevati standard di assistenza, proseguendo con la pratica del contatto “pelle a pelle” alla nascita, anche per i papà nel caso la madre sia impossibilitata nel farlo. Abbiamo proseguito il rooming-in e il supporto/sostegno all’allattamento al seno sia durante il ricovero che a casa con l’ausilio del S.O.S. mamma e la continuità con le sedi dei consultori dell’Asl Novara. Particolarmente importante e apprezzata dalle famiglie, è stata poi la prosecuzione senza sosta dei controlli post-dimissione delle mamme e dei neonati e dell’attività clinica e di diagnostica ecografica di follow-up del neonato patologico anche in fase di emergenza sanitaria».

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