Naso e Rosino: il Tar del Lazio ha accolto la richiesta di sospensiva di Rifugio Miletta
“Stiamo investendo tantissime energie, mentali ed economiche, per difendere ad oltranza nei tribunali il diritto di esistere di cinghiali e maiali"
Un altro passo avanti per la salvezza dei due cinghiali
Naso e Rosina
L’incolumità pubblica non è messa a repentaglio dall’esistenza di Naso e Rosino e la salvaguardia delle loro vite dev’essere assicurata, anche perché è un bene assolutamente irripetibile: significa anche questo l’ordinanza n° 4959 resa dal TAR Lazio (sezione di Roma) con cui il Tribunale ha accolto in forma collegiale la nostra richiesta di sospensiva dell’ordine di abbattimento dei due cinghiali, soccorsi e accolti da Giordana di Bargagli (GE), che era stato richiesto dall’ASL 3 Liguria.
Salvi, almeno fino al 10 giugno 2025, data in cui è stata fissata l’udienza pubblica in cui si discuterà il merito della questione e dove ci sarà ancora Rifugio Miletta, con l’avvocato Angelita Caruocciolo, per “rappresentare la illegittima applicazione delle norme eurocomunitarie e nazionali da parte della ASL 3 Liguria”.
“Il provvedimento giudiziale è stato assunto dalla stessa sezione che aveva emanato una sentenza nell’ottobre del 2022 in relazione alla Sfattoria degli Ultimi, salvando 140 animali” spiega l’avvocato Caruocciolo, riferendosi a un precedente importantissimo: la ASL 1 di Roma aveva disposto l’abbattimento di maiali e cinghiali salvati e accolti dal santuario come misura di prevenzione della Peste Suina Africana, nonostante non fossero malati e la struttura avesse ottemperato alle norme sulla biosicurezza. Il TAR del Lazio aveva accolto il ricorso per l’annullamento del provvedimento di abbattimento preventivo, riconoscendo il valore educativo e culturale degli animali salvati con uno specifico riferimento all’articolo 9 della Costituzione, che “garantisce la centralità e la statualità della disciplina di tutela degli animali”.
“Ora” prosegue l’avvocato Caruocciolo “lo stesso collegio, presieduto dalla presidente Quiligotti, ha sospeso l’imposizione di abbattimento di Naso e Rosino ordinato dalla ASL. Le ragioni sono pressoché le medesime e quindi confermano una certa attenzione, da parte dei giudici, a provvedimenti delle ASL particolarmente invasivi e lesivi della dignità degli animali, laddove le medesime ASL non attivano una procedura sensibile a quelli che sono anche gli interessi degli animali stessi e, peraltro, la struttura che ospita Naso e Rosino ha una garanzia di biosicurezza particolarmente dimostrata e rafforzata”.
“Abbiamo accolto con grande entusiasmo la lettura dell’ordinanza del TAR del Lazio sul ricorso che abbiamo presentato insieme a Giordana, umana di Naso e Rosino, e con profonda riconoscenza alla competenza, passione e dedizione alla causa dell’avvocato Angelita Caruocciolo” interviene la fondatrice e presidentessa di Rifugio Miletta Alessandra Motta. “Ora che abbiamo ottenuto la conferma della sospensiva abbiamo all’incirca 7 mesi per prepararci all’udienza di merito del 10 giugno 2025 in cui si deciderà della vita o della morte di Naso e Rosino”.
“Stiamo investendo tantissime energie, mentali ed economiche, per difendere ad oltranza nei tribunali il diritto di esistere di cinghiali e maiali, mai, come in questi ultimi anni, considerati e indicati strumentalmente come gli untori della nuova peste. Rifugio Miletta da sempre si è schierata dalla loro parte - non per niente il nostro logo è la sagoma di un cinghiale che accoglie al suo interno tutti gli altri animali - e continua a lottare per la loro sopravvivenza in un contesto socio-politico che chiede la loro estinzione. Resistere al loro fianco è per noi un dovere morale e fortunatamente riusciamo a farlo anche grazie all’aiuto di parte della società civile in netto dissenso con le direttive istituzionali”, conclude Motta.