Domani, 24 dicembre, la sala Borsa di piazza Martiri sarà il palcoscenico del Pranzo di Natale organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio, uno dei momenti più significativi per la città di Novara.
Un pranzo per 250 persone
Circa 250 persone, tra cui anziani soli, senza fissa dimora, migranti e famiglie in difficoltà, si riuniranno per un Natale all’insegna della condivisione e della dignità. «Abbiamo scelto questo luogo per mettere i poveri al centro del Natale e della nostra città», spiega Daniela Sironi, responsabile regionale della Comunità.
Quella di quest’anno segna una ricorrenza importante: il pranzo di Novara compie 40 anni. «Quando abbiamo iniziato, nel 1985, avevamo 25 ospiti, per lo più anziani e alcuni immigrati senegalesi che lavoravano nelle fonderie – ricorda Sironi –. Oggi raggiungiamo almeno 2000 persone, tra anziani soli, senza fissa dimora, migranti, profughi e famiglie in difficoltà. Negli anni abbiamo assistito a un crescente impoverimento e all’esclusione sociale di molte persone».
Un impegno costante
Il lavoro di Sant’Egidio non si limita al giorno di Natale. La Comunità è attiva tutto l’anno, con iniziative come la mensa sociale di via Dolores Bello, che ogni sera accoglie in media 60-70 persone offrendo un pasto caldo e un momento di socializzazione.
Dal 2013, con il progetto “Verso casa mia”, sono stati messi a disposizione 25 alloggi per famiglie in emergenza abitativa, partendo da cinque iniziali.
Negli ultimi anni, sono state create forme di convivenza solidale per persone anziane e fragili senza fissa dimora. «Molti di loro oggi ci aiutano nella mensa – afferma Sironi – perché sentono di aver ritrovato un senso nella loro vita. Tutti abbiamo bisogno di sentirci amati».
Oltre al grande pranzo, il Natale di Sant’Egidio prosegue con numerose iniziative in città: feste e pranzi alla mensa di via Dolores Bello, visite agli anziani soli nelle case e negli istituti, eventi a Sant’Agabio, Sant’Andrea, al Villaggio Dalmazia e alla Casa della Solidarietà, fino all’Epifania.
Un Natale caratterizzato da piccoli e grandi gesti. «Natale non è solo luci e decorazioni – conclude Sironi – ma un gesto d’amore. Offrire a più persone la possibilità di fare qualcosa per gli altri è fondamentale, soprattutto in un periodo difficile come quello attuale».