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"Nessun taglio dei medici a bordo delle ambulanze del 118"

L'Azienda Sanitaria Zero della Regione Piemonte getta acqua sul fuoco delle polemiche

"Nessun taglio dei medici a bordo delle ambulanze del 118"
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La risposta arriva dopo le riflessioni dell'Ordine dei Medici di Novara dei giorni scorsi.

Riorganizzazione non riduzione

"Azienda Sanitaria Zero della Regione Piemonte non ha in programma di ridurre il numero dei medici a bordo dei mezzi di soccorso del 118, ma sta mettendo a punto una riorganizzazione di tutto il sistema dell’emergenza secondo le più moderne linee guida internazionali ed in pieno accordo con i sindacati dei medici". Il commissario di Azienda Zero Carlo Picco getta acqua sul fuoco delle polemiche e spegne l’allarme lanciato qualche giorno fa dagli Ordini dei medici del Piemonte.

Le perplessità dell'ordine dei Medici

Era stato il dottor Federico D’Andrea, presidente dell’Ordine novarese nonché rappresentante di tutti i presidenti degli Ordini del Piemonte, ad intervenire sulla proposta di razionalizzazione del Servizio di 118 e la ipotizzata riduzione del numero di medici sulle ambulanze. Una soluzione definita da D’Andrea «un palliativo»: «Ci pare - aveva dichiarato - che limitare la presenza del medico sulle ambulanze risponda a un altro problema, ovvero quello dell’assenza di un numero sufficiente di medici nel servizio 118. Un’emergenza che ben difficilmente si potrà colmare, stante il fenomeno, sempre più accentuato, di abbandono del Servizio sanitario pubblico da parte dei sanitari».

"Le ambulanze con solo infermieri non sono un palliativo"

Una presa di posizione non condivisa da Picco: “Le ambulanze con “solo gli infermieri” a bordo - scrive - sono approvate dal Sistema Sanitario Regionale fin dal 1998 e non sono mai state considerate un “palliativo”, ma al contrario una risorsa importante, concreta ed efficiente”.

Il commissario di Azienda Zero ricorda inoltre che “la Centrale Operativa 118 di Novara ha la piena copertura dei mezzi previsti con medico a bordo e non sono previste rimodulazioni”.

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