Polemica

No vax in terapia intensiva: l'interrogazione del consigliere regionale

Grimaldi: "Tra i ricoverati gravi 7 su 10 sono no vax e di questi la metà sono anche negazionisti".

No vax in terapia intensiva: l'interrogazione del consigliere regionale
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“Fanno scalpore le notizie di malati di Covid deceduti in ospedale in seguito al rifiuto di essere intubati: i medici non possono far altro che prendere atto della loro volontà - dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi, che ha presentato un'interrogazione sul fenomeno del rifiuto delle cure sanitarie per il Covid 19 -. Secondo le testimonianze di medici e operatori e l'allarmato appello della Fondazione Erri De Luca, il fenomeno è così ampio e preoccupante che 'metà dei pazienti non vaccinati rifiuterebbe le terapie indispensabili'. Addirittura la Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva ha segnalato come la fatica incontrata dagli operatori di fronte a persone 'appartenenti al cosiddetto mondo negazionista o no-vax' costituisca un ulteriore fattore usurante”.

“Tutte le testimonianze sostengono - prosegue Grimaldi - che il dato delle persone che rifiutano le cure sia in aumento anche perché, tra i ricoverati gravi, 7 su 10 sono no vax e di questi la metà sono anche negazionisti, quindi non negano solo l’utilità del vaccino ma l’esistenza stessa del Covid e l’utilità delle cure. Michele Grio, direttore della struttura di anestesia e rianimazione dell’Ospedale di Rivoli, già dal dicembre scorso ha denunciato che molti pazienti rifiutano le cure e l’intubazione fino a uno stato molto avanzato della malattia, per poi minacciare in modo pesante i medici al proprio risveglio. È un fenomeno di immensa gravità che ci deve interrogare su molti piani, per questo ho chiesto alla Regione se vi siano statistiche in merito alla sua entità in Piemonte e ho sollecitato a promuovere progetti di sostegno psicologico anche per i sanitari impegnati in prima linea nelle terapie intensive”.

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