Lutto

Novara: è morto il "Paolo dei portici"

“Era bello incontrarti ogni giorno. Eri diventato per me, come per molti, una presenza rassicurante. Ci mancherai!" ha detto il sindaco Canelli

Novara: è morto il "Paolo dei portici"
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Lo conoscevano tutti, a Novara. Ogni giorno, con qualunque tempo, era possibile incontrarlo sotto i portici di piazza Duomo: qualche volte accettava con dignità l’elemosina, sempre pronto a scambiare due parole con i passanti, per i quali era ormai diventato una presenza amica.

Novara: è morto il "Paolo dei portici"

Come racconta il Corriere di Novara, Paolo Mazzotti (nella foto di Carlo Sguazzini) è morto nei giorni scorsi, a 63 anni.

Da qualche tempo mancava dalla sua solita “postazione” e in tanti si sono chiesti cosa potesse essergli accaduto. Ultimamente era apparso molto debilitato, tanto da dover essere soccorso da un’ambulanza. Prima il ricovero a Galliate, poi la decisione del trasferimento ad Arona e, purtroppo, il decesso a causa di una malattia che non gli ha lasciato scampo.

Dopo aver lavorato come contabile, Mazzotti aveva scelto la vita in strada: le notti le trascorreva all’hotel Stazione, pagando regolarmente una camera.

Di giorno sostava sotto i portici, dove ormai anche i commercianti avevano imparato a volergli bene.

Il ricordo del sindaco e di tanti cittadini

Alla notizia della sua morte, tantissimi sono stati coloro che - sui social - hanno voluto ricordare quell’uomo gentile e dignitoso.

Uno su tutti, il sindaco Alessandro Canelli: “Era bello incontrarti ogni giorno sotto i portici o per la città. Un saluto, due parole e via… Eri diventato per me, come per molti altri novaresi, una presenza rassicurante. Ci mancherai! Ciao Paolo!”.

"E adesso chi mi aggiornerà sulla generosità dei novaresi...a chi chiederò: cosa fanno? Sganciano? Ad Dio Paolo. I portici saranno meno luminosi senza te" si legge in uno dei tanti messaggi affidati ai social.

E un altro ricordo:

“Ciao avvocato!”
“Ciao Paolo! Posso offrirti un caffè?”
“Grazie! Come sta Sofia?”
E così cominciava un breve dialogo…Paolo faceva qualche battuta divertente, con un sorriso garbato e accattivante e io mi avviavo, verso lo studio, di buon umore. Da qualche tempo non lo incontravo più. Non era più al suo posto, sotto i portici ed io mi chiedevo perché, anche se temevo… Ora so perché e sono triste. Molto. Ciao Paolo!

 

 

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