Novara, scuole al freddo: gli studenti scioperano
I ragazzi pronti a scendere in piazza venerdì 22 novembre per denunciare «le difficili condizioni in cui ci troviamo a studiare»
Freddo in aula e gli studenti di Novara scendono in piazza per segnalare questo e altri problemi con cui si trovano a convivere quotidianamente.
Novara, scuole al freddo: gli studenti scioperano
Sono il rappresentante d’istituto dell’Iti Omar e quello del liceo delle Scienze Umane “Bellini” ad annunciare, per domani, venerdì 22 novembre 2024, uno sciopero studentesco «per denunciare le difficili condizioni in cui ci troviamo a studiare».
La manifestazione è in programma dalle 8,30 alle 12,30 in piazza Matteotti, davanti alla Prefettura. “La nostra protesta - spiegano in un comunicato - nasce principalmente dal problema del freddo estremo nelle aule, che rende insostenibili le lezioni e compromette la salute di studenti e docenti”.
Le scuole che parteciperanno all’iniziativa sono: “Omar”, “Nervi”, “Mossotti”, liceo delle Scienze umane “Bellini”, Ipsia “Bellini”, “Fauser”.
Ma le temperature non sono l'unico problema
A questo si aggiungono altri problemi: “Le infrastrutture scolastiche fatiscenti, che necessitano di interventi urgenti e la scarsità di fondi destinati alle scuole, che limita l’organizzazione di attività essenziali per la nostra formazione”.
“Questo sciopero - si legge ancora nel comunicato degli studenti - non è contro lo Stato o contro l’intero sistema scolastico, ma si concentra sulle criticità specifiche delle scuole della provincia di Novara. Il nostro obiettivo è sensibilizzare le autorità locali e spingerle a intervenire per migliorare le condizioni in cui viviamo e studiamo ogni giorno. Chiediamo un cambiamento concreto e immediato per garantire un’istruzione dignitosa, in ambienti sicuri e adeguati”.
Le parole del vice presidente della Provincia
Da parte sua, il vicepresidente della Provincia con delega all’Edilizia scolastica, Andrea Crivelli, non nega l’esistenza di un problema su alcuni impianti di riscaldamento: «Sussistono problematiche tecniche che hanno messo in difficoltà, negli scorsi giorni, una decina di edifici scolastici della Provincia. Va precisato che, in molti casi, si è trattato di porzioni limitate degli stessi edifici. A oggi alcune delle situazioni più gravi, come quella che interessava il Liceo delle Scienze umane “Bellini”, sono state riportate alla normalità. Sicuramente resta ancora del lavoro da fare».
Nel frattempo, Crivelli ringrazia i dirigenti scolastici «per la consueta collaborazione» e rivolge «un pensiero agli studenti, dei quali abbiamo apprezzato i solleciti rispetto a un problema serio, che l’Ente sta affrontando e che intende risolvere nel più breve tempo possibile. Qualora alcune problematiche ancora irrisolte non dovessero trovare un immediato esito positivo, non escludiamo alcuna azione nei confronti del concessionario, perché non possiamo accettare che i nostri studenti restino al freddo o che vi sia il rischio di doverci trovare a interrompere il servizio scolastico».