Edilizia

Nuova vita per la palazzina del Rondò a Novara che fu anche ex comando dei vigili

Diventerà un esclusivo complesso in parte residenziale e in parte ad uso uffici tramite un progetto di crowdfunding

Nuova vita per la palazzina del Rondò a Novara che fu anche ex comando dei vigili
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Nuova vita per la palazzina uffici del mercato coperto, sede in passato anche del Comando dei Vigili. L’immobile, alienato dal Comune (così come le tre campate attualmente inutilizzate, per le quali però non è in vista ancora alcun acquirente), se lo è aggiudicato la società immobiliare “Diana srl” e, attraverso un’operazione di crowdfunding, diventerà un esclusivo complesso in parte residenziale e in parte ad uso uffici.

Immobile caro ai novaresi

L’operazione è stata presentata giovedì, nella sede di Confindustria Novara Vercelli Valsesia, da tutti i soggetti che ruotano attorno all’ambizioso progetto, il primo del genere a Novara su un ex bene pubblico. Lo ha sottolineato Thomas Serra, ad di “Diana Srl” e consigliere del Gruppo Giovani Imprenditori di Cnvv: Serra, insieme alla società partner Recrowd, ha infatti sviluppato un piano che prevede di restituire lustro e importanza «ad un immobile che è un pezzo importante della storia della città e che ai novaresi sta particolarmente a cuore».

La soddisfazione del sindaco

Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Alessandro Canelli: «La palazzina era nel piano delle alienazioni da diversi anni e i soldi incassati dal Comune si trasformeranno in nuovi investimenti per la città. Siamo felici che l’acquirente intenda riqualificarla ad uso abitativo perché Novara ha una forte esigenza di alloggi. Il mercato immobiliare in città presenta ancora costi inferiori rispetto alla media del Piemonte e soprattutto della vicina Lombardia, ma esiste un problema-affitti, causato dalla forte richiesta proveniente da studenti universitari e dai lavoratori dei nuovi insediamenti, logistici e no, che lo sta mettendo sotto pressione».

Il progetto

Ad illustrare nel dettaglio l’operazione immobiliare ci hanno pensato gli “attori” del progetto. La palazzina, costruita a metà degli anni Trenta nel tipico stile littorio, sarà trasformata in un moderno ed elegante complesso architettonico, in parte residenziale e in parte ad uso uffici, dotato di un esclusivo piano attico con piscina e solarium, corredato di tutti i comfort, che garantisce una vista esclusiva sulla città, oltre che un occhio di riguardo all’ecosostenibilità.

L’edificio infatti punta alla classe A, con emissioni di CO2 vicine alla soglia dello zero. «Abbiamo deciso di mantenere le caratteristiche dell’immobile - ha spiegato l’architetto Roberto Briseda dello studio AI Lab, a cui è stata affidata la progettazione architettonica - puntando sull’efficientamento energetico e su finiture di pregio».

La palazzina si sviluppa su quattro piani: al piano terra e al primo saranno realizzati uffici, al secondo piano due unità residenziali e all’attico un altro appartamento di 180 metri quadri più 120 di terrazzo. Peculiare sarà la presenza, all’ingresso dell’immobile, di una fontana con giochi d’acqua.

Le opere di ristrutturazione saranno curate dall’impresario edile Roberto Serra (padre di Thomas) e la successiva vendita delle nuove unità immobiliari sarà seguita da Sabrina Pugliese, ad di SoluzioniRE.

Operazione di crowdfunding

La vera novità dell’operazione, ossia il progetto di crowdfunding (primo, come detto, nel suo genere a Novara), è stata illustrata da Massimo Traversi, ad della società Recrowd: «Questa operazione ha caratteristiche assolutamente uniche in città e sono certo che non sarà difficile avere i finanziamenti. La somma complessiva oggetto di questo investimento, circa 800.000 euro, generalmente viene raccolta dalla piattaforma online in circa 48 ore ma è volontà di Thomas Serra che siano innanzitutto i novaresi a poter usufruire di questa preziosa opportunità di investimento. Il crowdfunding può aiutare la città, restituendole una sua parte importante completamente riqualificata».

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