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Nuove regole per le visite in ospedale e nelle case di riposo

Bisogna avere il Green pass e restare al massimo 45 minuti.

Nuove regole per le visite in ospedale e nelle case di riposo
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Nuove regole per le visite in ospedale e nelle case di riposo. Bisogna avere il Green pass e restare al massimo 45 minuti.

Nuove regole per le visite in ospedale e nelle case di riposo

Ecco le indicazioni dell’Unità di crisi e dell’assessorato alla sanità del Piemonte riguardo le visite a perenti e amici in ospedale e nelle strutture sanitarie e socio sanitarie (case di riposo).

In particolare è consentito accedere ai reparti per far visita a un proprio caro solo se

  • in possesso di certificazione verde Covid-19 rafforzata, ovvero rilasciata a seguito della somministrazione della dose di richiamo (booster) successivo al ciclo di vaccinazione primario;
  • in possesso di certificazione verde Covid-19 rilasciata a seguito del completamento del ciclo vaccinale primario o dell’avvenuta guarigione, unitamente a una certificazione che attesti l’esito negativo del test antigenico rapido o molecolare eseguito nelle 48 ore precedenti l’accesso.
  • in possesso di una certificazione che attesti l’esito negativo del test antigenico rapido o molecolare eseguito nelle 48 ore precedenti l’accesso.

Visite al massimo di 45 minuti e una persone alla volta

Le visite per ogni paziente possono durare fino a 45 minuti al giorno e devono essere distribuite nel tempo. Per evitare assembramenti, è permesso l’accesso a un solo visitatore alla volta per paziente per un totale di massimo 2 persone esterne nella camera contemporaneamente.

Per garantire la sicurezza dei degenti e dei loro visitatori, sarà cura degli operatori sanitari presenti in reparto far rispettare alcune regole, ovvero l’utilizzo corretto della mascherina FFP2 e la disinfezione delle mani: in caso di violazioni, saranno costretti ad allontanare i visitatori.

All’ingresso del presidio ai visitatori verrà misurata la temperatura e verrà controllato il Green pass. La nota chiarisce che “ai direttori sanitari è data facoltà di adottare misure più restrittive in relazione allo specifico contesto epidemiologico, garantendo un accesso minimo non inferiore a 45 minuti”.

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