L’assessore alla Cultura, Marina Chiarelli, commenta: “Si tratta di un investimento concreto per le biblioteche, che sono presìdi culturali e sociali fondamentali per i territori”.
Investimenti e sviluppo
La Regione Piemonte ha deciso di stanziare oltre 1,1 milioni di euro per sostenere la gestione e lo sviluppo dei sistemi bibliotecari regionali nell’anno 2025. Questa misura è contenuta nella determinazione dirigenziale approvata recentemente, che stabilisce il riparto e l’assegnazione delle risorse a favore delle reti bibliotecarie attive sul territorio.
Il finanziamento totale ammonta a 1.120.000 euro, suddiviso in 940.000 euro per i sistemi collegati a enti pubblici e 180.000 euro per quelli legati a enti privati. Le risorse saranno ripartite tra le annualità 2025 e 2026. Questo intervento è parte dell’attuazione della Legge regionale 11/2018 e del Programma Triennale della Cultura 2025-2027, a conferma dell’impegno della Regione nel potenziare le biblioteche come centri culturali, educativi e sociali.
Le risorse finanziarie andranno a sostenere le attività di gestione ordinaria, sviluppo dei servizi, innovazione, digitalizzazione e cooperazione tra le biblioteche, valorizzando il loro ruolo come infrastrutture fondamentali per l’accesso alla cultura e alla conoscenza in tutto il Piemonte, dai grandi centri alle aree più periferiche.
«Questo finanziamento – afferma Marina Chiarelli, assessore alla Cultura della Regione Piemonte – rappresenta un investimento concreto in una rete capillare che ogni giorno offre servizi culturali essenziali ai cittadini. Le biblioteche sono spazi di inclusione, crescita e partecipazione, e la Regione continua a sostenerle come pilastri del sistema culturale piemontese».
Il contributo sarà erogato in due tranche: un acconto del 50% nel 2025 e il saldo nel 2026, subordinato alla rendicontazione delle attività svolte, secondo le modalità previste dal bando. Questo intervento conferma la volontà della Regione Piemonte di investire in modo strutturale nella cultura, vista come leva di sviluppo, coesione territoriale e accesso diffuso al sapere.