Azienda agricola

Ottengono contributi regionali dichiarando il falso: condannati padre e figlia di Granozzo

La Regione aveva quantificato il contributo erogato in 340mila euro

Ottengono contributi regionali dichiarando il falso: condannati padre e figlia di Granozzo
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Chiamati a rispondere di truffa per il conseguimento di erogazione pubbliche, padre e figlia sono stati condannati a tre anni di reclusione dal giudice del tribunale di Novara.

I fatti

Il fatto finito in aula di giustizia risale a cinque anni fa quando i due, sostanzialmente dichiarando il falso, avevano ottenuto contributi regionali a favore della loro azienda agricola di Granozzo. Soldi arrivati dall’Artea, ovvero dall’Agenzia che a Torino si occupa di agricoltura, appunto. Sarebbe emerso, tra l’altro, che nel 2019 la ragazza avrebbe dichiarato di essere “giovane imprenditrice”, anche se avrebbe invece lavorato altrove, non nell’azienda di famiglia.

L’altro giorno in tribunale la pubblica accusa ha chiesto un anno e mezzo di carcere per i due imputati, mentre il giudice ha inflitto una pena più severa, rimandando in sede civile la quantificazione del danno. La Regione aveva quantificato il contributo erogato in 340mila euro. Probabile, dopo il deposito delle motivazioni che la sentenza di primo grado venga impugnata dal legale difensore.

Commenti
Assunta Coppolaro

Ecco dv finiscono le addizionali regionali a finanziare a chi nn ha diritto......

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