Novara

Parcheggio sotterraneo: dagli scavi emerge un quartiere medievale

Successo di pubblico per le visite guidate al cantiere archeologico: l'obiettivo è riconsegnare l'area al cantiere per novembre

Parcheggio sotterraneo: dagli scavi emerge un quartiere medievale
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Dagli scavi del cantiere per la realizzazione del nuovo parcheggio sotterraneo nel centro di Novara emergono testimonianze antiche di quello che già in epoche passate era il cuore (e uno dei centri del potere) della città.

Lo racconta in un ampio servizio il Corriere di Novara in edicola fino a mercoledì 26 luglio.

Successo per le visite guidate

A riemergere non sono solo le antiche rovine ma anche - e forse è questa la sorpresa più grande - un interesse davvero inatteso dei novaresi per la scoperta delle vestigia del passato: sono rimasti sorpresi gli organizzatori stessi del numero di persone accorse venerdì pomeriggio, 21 luglio 2023, per la prima (e, visto il successo, non certo l’ultima) delle visite guidate al cantiere archeologico aperto da una cinquantina di giorni prima di dare il via ai lavori di costruzione del parcheggio.

Un’iniziativa della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio di Novara inedita e, come detto, molto apprezzata, che ha permesso di scoprire un po’ di più sulla storia di Novara ma anche sul lavoro degli archeologi.

Gli scavi e la scoperta

Una volta definito il via ai lavori, l’operazione di scavo vera e propria è iniziata una cinquantina di giorni fa, procedendo con una vera e propria “sfogliazione” strato per strato, cominciando dai livelli dal Novecento al Cinquecento per arrivare a mettere in luce i resti di un quartiere alto-medioevale, separato da un muro dal giardino del palazzo episcopale e formato da abitazioni che furono abbattute attorno alla metà del 1300.

Tra gli oggetti rinvenuti, testimonianze del passato agricolo, come una vanga e una roncola, ma anche i resti di due piatti “signorili”, uno con lo stemma vescovile databile attorno al 1500 e uno con lo stemma ei Visconti.

Ora gli scavi proseguono e si “sprofonderà” fino alla stratigrafia romana che porterà, presumibilmente, altre sorprese e altre scoperte.

La campagna di scavo continua (l’obiettivo è riconsegnare l’area al cantiere per novembre) e la Soprintendenza ha in programma, già a settembre, un nuovo appuntamento “work in progress”.

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