Passaggio a livello di Momo: al suo posto sottopasso e cavalcavia
Ma i momesi temono possano passare anni dal via al lavori e soprattutto fra una fase e l’altra
«All’interno di una nostra graduatoria che coinvolge tutti quelli Italia, quello vicino alla stazione di Momo in via Marconi è al 400esimo posto, il rischio di pericolosità è medio alto», parola del dirigente Dario Pellegrino.
Lo racconta NovaraOggi
C'è un progetto
Tema, il passaggio a livello di Momo, le cui sbarre mettono a disagio da anni ormai la vita di tantissimi cittadini. La svolta concreta però c’è e lo scorso venerdì 14 luglio Rfi ha presentato alla cittadinanza un primo progetto preliminare che prevede sottopasso e poi un cavalcavia per l’arco sud est che consentirà di superare la ferrovia ma anche la statale di Orta 229. «Abbiamo cercato di impattare il meno possibile le aree da espropriare, - ha detto il dirigente al folto pubblico - l’intersezione fra la strada e la linea ferroviaria è un punto critico».
A provare a spiegare il progetto è stato il progettista Antonio Di Eugenio in un clima piuttosto caldo, non tanto per le temperature estive, quanto per le voci dei tanti presenti che si sono fatte sentire. L’obiettivo è quello di eliminare 7 passaggi a livello con un impegno di spesa che si aggira attorno ai 50 milioni di euro e anche di più; un lavoro diviso in due fasi che prevedono prima il sottopasso e poi il cavalcavia, notizia che non ha trovato il parere favorevole dei cittadini che vorrebbero prima il cavalcavia. «Sono elementi che possiamo poi appurare» ha precisato Pellegrino.
Il progetto prevede anche due complanari al livello di quella che porta ora a Oleggio, una nuova rotonda in via Sant’Adalgiso e poi la parallela alla 229 in vista della chiusura del passaggio al livello di Alzate, «una tangenziale di Momo che si collegherà con quella esistente, - ha proseguito Di Eugenio - saranno eliminati dal centro i mezzi pesanti, i problemi di sicurezza e ci sarà il massimo rispetto delle condizioni ambientali, l’impatto sarà quasi zero con migliori situazioni di vivibilità».
Difficile dare delle tempistiche sui lavori e anche questo punto ha spaventato i momesi che temono possano passare anni dal via al lavori e soprattutto fra una fase e l’altra.
Il primo step del cammino è consistito nell’individuazione della proposta tecnica per verificarne la fattibilità secondo il parere di Comune, Provincia e Regione; ora la fase preliminare, poi ci sarà qualcosa di più dettagliato e dopo ancora, fra novembre e dicembre, la conferenza dei servizi con 24 enti. Si dovranno poi recepire eventuali considerazioni e procedere.
La sindaca
«Noi abbiamo approvato l’idea facendo una presa d’atto del progetto, mancano i dettagli per essere uno studio di fattibilità». Così il sindaco di Momo Sabrina Faccio ha commentato il disegno di Rfi per i passaggi a livello di Momo presentati il 14 luglio alla cittadinanza. Una serata movimentata con tanti interventi dei cittadini, alcuni anche fuori microfoni, che hanno scaldato il clima ancora di più. «Per me è stata una serata comunque positiva, stiamo studiando questo progetto dal 2019, questo incontro interlocutorio è un primo punto di arrivo e di partenza, - prosegue il sindaco a qualche giorno dall’evento - non sono d’accordo con i cittadini che vorrebbero solo la circonvallazione, non è accettabile per i nostri teatro, scuole, palestra, servizi. Il Comune di Momo non deve essere tagliato a metà. È un progetto fatto molto bene, si diceva anni fa che non si sarebbe mai potuto fare un sottopasso per mancanza di spazio, - prosegue la Faccio - ebbene i nostri tecnici hanno misurato in modo concreto e studiato la soluzione».
C’è chi parla di un progetto di anni e anni fa, ma agli atti non c’è nulla e quello di adesso è nuovo. Il Comune a breve diffonderà un indirizzo mail cui tutti coloro che avranno dubbi e perplessità sul tema potranno scrivere.