Dati allarmanti

Pedofilia online, rischio sempre più concreto: in Piemonte 65 indagati in un anno

Nel 2021 sono state 10 le denunce/querele per casi di pedopornografia e adescamento.

Pedofilia online, rischio sempre più concreto: in Piemonte 65 indagati in un anno
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Soprattutto dopo la pandemia il rischio di pedopornografia e pedofilia online è cresciuto a dismisura: in Piemonte nel 2021 sono stati 65 gli indagati per reati di pedopornografia e adescamento

Pedofilia online, rischio sempre più concreto

“La pedofilia è una minaccia costante all’integrità di bambini e ragazzi che oggi travalica il mondo reale e si diffonde anche online. Nella Giornata Nazionale per la lotta alla pedofilia, La Polizia Postale e delle Comunicazioni ribadisce il suo impegno, innanzitutto repressivo, nella protezione delle piccole vittime di un crimine aberrante e vergognoso” afferma il Dirigente del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni Piemonte e Valle D’Aosta.

“Quanto accaduto negli ultimi due anni per l’emergenza pandemica, ha accelerato i processi di avvicinamento tra bambini e internet, ha intensificato il rapporto di reciproca attrazione che già esisteva tra adolescenza e servizi di rete sociale online ed ha influenzato le abitudini quotidiane di ognuno di noi, imponendo una relazione sempre più stretta con il mondo virtuale, mostrando però altrettanto velocemente il suo lato oscuro” prosegue il Dirigente, Dr.ssa Fabiola Silvestri.

Si riconferma infatti un fenomeno preoccupante per cui la pedofilia diventa un pericolo imminente anche per i bambini più piccoli: socialnetwork, videogiochi e messaggistica possono costituire una grande opportunità di crescita ma di fatto anche un pericolo a cui prestare la massima attenzione.

I dati Piemontesi

Chi in modo criminale sfrutta la rete per nascondersi, per nutrire le sue fantasie deviate sa quanto sia stretto il rapporto tra le piccole vittime e i devices tecnologici: nel 2021 sono state 10 le denunce/querele trattate dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Torino, casi nei quali famiglie e vittime sono state costrette a fare i conti con la capacità manipolatoria di adulti consapevoli e con la circolazione illegale di immagini di violenza.

A riprova della gravità della minaccia contro infanzia e adolescenza in rete, resta elevato il numero di soggetti indagati per reati di pedopornografia e adescamento denunciati all’Autorità Giudiziaria: 65 per il Compartimento di Torino nel 2021.

Il Dirigente prosegue aggiungendo che: “Nell’ultimo anno, sempre più spesso l’analisi delle immagini pedopornografiche e le attività investigative svolte su tutto il territorio nazionale, con il coordinamento del CNCPO, hanno consentito di salvare piccole vittime, oggetto di abusi sessuali reali perpetrati da soggetti che appartengono alla loro cerchia di fiducia. Si tratta di un dato che ribadisce l’impegno operativo che la Polizia Postale e delle Comunicazioni esprime quotidianamente e dichiara tuttavia anche la concreta pericolosità crescente dei soggetti che usano la rete per scopi di adescamento e pedopornografia".

"La complessità di questa minaccia impone continui sforzi di adeguamento e una sinergia costante, sia con i collaterali organismi esteri di polizia che con il mondo dell’associazionismo attivo per la tutela dei minori, in un’ottica di sistema in cui la prevenzione integra l’opera repressiva che con grande assiduità e impegno gli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni portano avanti ogni giorno.”

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