Emergenza

Peste dei cinghiali: "Urgente aumentare gli abbattimenti"

L'appello di Coldiretti Novara Vco in merito al dilagare dell'epidemia

Peste dei cinghiali: "Urgente aumentare gli abbattimenti"
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Con l’ingresso in zona rossa del comune di Saliceto, in provincia di Cuneo, per il ritrovamento di una carcassa a Cairo Montenotte, in Liguria, continua il dilagare della peste dei cinghiali. "Nessuna misura straordinaria, però, è ancora stata attivata e gli abbattimenti restano insufficienti tanto che, nello scorso anno, sono arrivati a superare appena i 27 mila, quando l’obiettivo era quello di raggiungere i 50 mila".

E’ la denuncia di Coldiretti che la scorsa settimana ha incontrato il nuovo Commissario Straordinario alla Pesta Suina Africana, Vincenzo Caputo. "Nonostante, fortunatamente, i casi non siano ancora stati riscontrati nelle nostre province il quadro diventa sempre più drammatico" aggiungono dall'associazione di categoria.

"Situazione disastrosa"

“Non è una questione di creare allarmismi, ma vista la situazione disastrosa è stato chiesto al governatore, Alberto Cirio, al vice presidente, Fabio Carosso, e gli assessori all’Agricoltura Marco Protopapa, e alla Sanità, Luigi Icardi, un momento di confronto congiunto con la Giunta regionale della nostra Organizzazione ed auspichiamo in una loro pronta risposta – fanno notare il Presidente Coldiretti Novara-Vco Fabio Tofi e il Direttore Luciano Salvadori - Mancano disposizioni rispetto al rinnovo delle misure straordinarie regionali, scadute lo scorso 15 marzo e, soprattutto, alla luce dei contenuti della nuova ordinanza del Commissario Straordinario, è opportuno un momento di approfondimento".

"Non c'è più tempo da perdere"

"Non c’è davvero più tempo da perdere proseguono Tofi e Salvadori - occorre agire mettendo da parte la superficialità e le chiacchiere e creare le condizioni che permettano di limitare al massimo, per giungere nel più breve tempo possibile ad un effettivo azzeramento, il rischio a cui sono potenzialmente esposti l’intero comparto e la filiera suinicola piemontese che conta circa 3 mila aziende, un fatturato di quasi 400 milioni di euro e 1 milione e 200 mila capi destinati, soprattutto, ai circuiti tutelati delle principali Dop italiane per la preparazione della miglior salumeria nazionale, come il prosciutto di Parma e San Daniele. Dal confronto con il Commissario Caputo si è aperto un dialogo costruttivo e proficuo, ma ora vanno concretizzate le azioni volte a tutelare le imprese agricole l’intera regione dal dilagare del numero di cinghiali”.

 

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