Peste suina africana: il punto sulla zona del Novarese
L'appello del presidente: "Segnalate i casi sospetti"
L'allarme peste suina africana preoccupa tutte le autorità piemontesi. E la Provincia di Novara si mobilita per intensificare i controlli e monitorare la situazione.
Peste suina africana: la posizione della Provincia
I casi di peste suina africana rilevati in provincia di Alessandria preoccupano non poco anche nel resto della regione. E la Provincia si mobilita per monitorare la situazione e intervenire se dovesse essere necessario. Il presidente della Provincia Federico Binatti e il consigliere delegato a Polizia provinciale, Caccia e Pesca e Guardie ecologiche volontarie Arduino Pasquini intervengono sul problema del virus che sta affliggendo l’Alessandrino (per alcuni Comuni del quale sono state emanate da parte della Regione Piemonte particolari restrizioni per arginare la propagazione del contagio) e la Liguria. "Data la delicatezza del problema - dicono - la Provincia di Novara prosegue con il proprio personale nel costante monitoraggio e controllo del territorio rispetto all’eventuale presenza di casi di peste suina africana. Ciò a tutela dell’ambiente e del lavoro degli allevatori della nostra zona".
"Segnalate i casi sospetti"
"A oggi – precisano il presidente e il consigliere - non sono stati fortunatamente rilevati nel Novarese segni di presenza di Psa, malattia che colpisce il maiale domestico e anche il cinghiale, ampiamente presente nella nostra zona e che potrebbe rappresentare il veicolo di contagio. La situazione epidemiologica è comunque in continua evoluzione e sotto strettissima osservazione da parte delle autorità sanitarie: proprio per questo motivo risulta essenziale la collaborazione dei cittadini affinché ogni caso sospetto venga prontamente segnalato".
La malattia è particolarmente pericolosa per gli animali
La peste suina africana è una malattia virale, non trasmissibile all’uomo, "contro la quale non esiste cura o vaccino: è estremamente grave e spesso letale per gli animali colpiti ed è, di conseguenza, causa di ingenti danni alle produzioni zootecniche suine direttamente a causa della mortalità e indirettamente a causa delle restrizioni del commercio nazionale e internazionale di suini e prodotti derivati. La Provincia, per le proprie competenze e con i propri mezzi, è al lavoro per il controllo del territorio e per far sì che questa situazione non debba costituire un problema e un motivo di penalizzazione per i nostri allevatori. Riteniamo quindi fondamentale – ribadiscono a conclusione il presidente e il consigliere – che, per scongiurare la diffusione della malattia, anche i cittadini siano particolarmente attenti e collaborativi, segnalando in ogni momento gli eventuali casi sospetti agli uffici dell’Asl Novara, competente per rilievi e verifiche".