Pista ciclabile Arona, Polo Friz: "Opera inutile e orrenda"
Parla il neo componente della consulta comunale delle frazioni
"Opera inutile e orrenda". L'ex assessore Matteo Polo Friz è appena diventato componente della consulta comunale delle frazioni di Arona grazie al voto delle liste di opposizione alla giunta e riprende così la sua attività di critica e proposizione intervenendo nuovamente sulla questione della nuova pista ciclabile.
Pista ciclabile
"Ribadisco tutte le mie critiche e sottolineo ancora che si tratta di un’opera inutile ed orrenda che ha cambiato notevolmente in peggio la vita dei residenti che ora si trovano a dover percorrere letteralmente centinaia di chilometri in più all’anno semplicemente per fare il giro dell’isolato per rientrare a casa. Abito anch’io nella zone interessate ed ho misurato in 360 chilometri all’anno la distanza che dovrò compiere in più unicamente per tornare a casa mia, per non parlare del maggior inquinamento. Nessuno ha tenuto conto delle esigenze dei residenti.
La pista è inutile, è un’opera fallimentare perché non ci passa letteralmente nessuno: evidentemente non è stata effettuate alcuna analisi sulla potenziale utenza. Sarebbe stato sufficiente farla passare per via Monte Nero che è larga e poco trafficata e non ci sarebbe stato disagio. Il progetto è stato redatto da uno studio che sul sito riporta lo slogan “progettare nella natura” ma qui è ben visibile a tutti la colata di cemento e ferro che ha letteralmente deturpato tutta l’area e che oltre via Cadorna percorre anche altre vie tra le quali via Bixio, via 2 Giugno e via Broggi. Chiunque può verificare da sé in modo del tutto intuitivo che i mezzi di soccorso sono impediti nei loro interventi. In via Cadorna un mezzo dei vigili del fuoco si fermerebbe molto più distante dai palazzi ed ostruirebbe la strada con la conseguenza che anche l’eventuale accesso di una ambulanza sarebbe difficoltoso e la costringerebbe poi ad effettuare una lunga retromarcia per completare il soccorso".
Secondo Polo Friz "le incongruenze sono numerosissime: la forte pendenza del tratto in salita di via Cadorna, le continue interruzioni tra i vari rami della pista che restano scollegati, come lo sbocco in via Milano che non è segnalato e con la pista che riprende esattamente davanti ad un passo carraio dove spesso sostano le auto del proprietario dell’abitazione. La proposta è molto semplice: demolizione immediata di cordoli e transenne, ripristino del doppio senso di circolazione in tutte le strade interessate nonché delle decine di parcheggi eliminati ed eventuale spostamento in via Monte Nero dei tratti transennati ma solo dopo aver sentito il parere dei residenti".
Infine la promessa relativa al nuovo incarico: "Farò di tutto per ottenere un sensibile miglioramento della situazione ricordando anche che tutto questo è costato alle nostre tasche centinaia di migliaia di euro che avrebbero potuto essere impiegati realmente al servizio del cittadino e non sprecati per un progetto inutile".
Se Fantozzi potesse parlare direbbe come la maggior parte delle persone ..residenti e non che la pista ciclabile è come la corazzata Potiomkin ..
Buongiorno. Abito in via Cadorna e a onor del vero la ciclabile è stata costruita con cambi di carreggiata pericolosissimi e peraltro senza una logica. Ma per fortuna non è e non è stata assolutamente usata, nemmeno "per un bambino che va a scuola in bicicletta " peraltro rischiando la vita. Grazie per l'attenzione.
Mi sembra una polemica molto pretestuosa, basata su considerazioni di carattere meramente personali. Se quella pista ciclabile permettesse anche ad un solo singolo bambino di andare a scuola in bici o di arrivare al palazzetto dello sport in monopattino in assoluta sicurezza allora è un investimento utile. 300Km l'anno sono poche centinaia di metri al giorno, forse qualche secondo perso rispetto a prima, ma di sicuro non è un motivo valido per contestare l'esistenza di una pista ciclabile. Anche sulle difficoltà presunte per i mezzi di soccorso, forse sarebbe il caso di chiedere a qualche loro rappresentante se sia davvero così. Ma la vera chicca è l'argomentazione "la pista che riprende esattamente davanti ad un passo carraio dove spesso sostano le auto del proprietario dell’abitazione": parcheggiare davanti ad un passo carraio è vietato anche se il propietario è lo stesso del veicolo. In pratica la pista ciclabile non va bene perché non permette più ad un incivile di comportarsi come prima?