Tempi stretti

Processo revisori ex Veneto Banca: respinte le eccezioni delle difese

Il processo viaggia verso la prescrizione

Processo revisori ex Veneto Banca: respinte le eccezioni delle difese
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Coinvolti anche migliaia di correntisti del novarese e del Vco.

Processo Veneto Banca

E’ proseguito la scorsa settimana a Roma il processo in corso di svolgimento che vede coinvolti i revisori dei conti di Veneto Banca, l’ex istituto di credito di Montebelluna che vantava migliaia di correntisti nel Novarese e Vco.

Falso in revisione e ostacolo alla vigilanza, sono i reati contestati dalla procura agli ex revisori appunto, nei confronti dei quali, a chiedere il ristoro dei danni, ci sono più di 10 mila ex soci e azionisti anche del territorio costituiti parte civile dopo che si erano visti azzerare i loro risparmi investiti nella banca.

Durante l’ultima udienza sono state respinte le eccezioni delle difese che avevano invocato il difetto di legittimità sull’acquisizione dei messaggi di posta elettronica con la banca. Tutte le e-mail, si parla di almeno 500 nel periodo tra il 2012 e il 2014, sono state dunque ammesse come prova. La decisione del tribunale romano è un punto a favore dell’accusa e delle parti civili e avvalora il lavoro meticoloso che era stato svolto all’epoca dagli uomini della Guardia di Finanza che avevano, per l’appunto, prima sequestrato e poi estratto attraverso parole chiave tutte le comunicazioni fra i revisori di una nota società e la ex Veneto.

Ora si può aprire la fase dibattimentale con l’obiettivo di pronunciare sentenza prima che tutte le accuse siano passate “in cavalleria”. Il processo viaggia, infatti, verso la prescrizione, di fatto già maturata per il secondo capo di imputazione, quello di falso.

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