Respinte le leggi del PD sul Parco del Ticino
“Aprire un dialogo con la Lombardia”
Domenico Rossi, consigliere regionale del Piemonte ed esponente del Partito Democratico, è rimasto deluso dalla bocciatura delle proposte di legge per la tutela delle aree naturali e della biodiversità.
La delusione di Rossi
“Oggi non hanno solo bocciato due leggi, hanno bocciato un territorio e dato uno schiaffo ai sindaci”. È questo quanto dichiarato dal consigliere regionale Domenico Rossi commentando il voto contrario della maggioranza sulle proposte di legge che intervenivano sui confini e la governance dei parchi piemontesi. “Da tre anni – prosegue il consigliere del Pd – la destra rinvia una necessaria discussione sulla revisione della governance dei parchi e delle aree protette. Con ogni mezzo hanno evitato il confronto su un tema importantissimo per il nostro territorio per poi bocciare la legge n. 133 promossa dai comuni di Romentino, Galliate, Trecate, Bellinzago Novarese, Cameri, e la legge 113 sulle modifiche al Testo unico sulla tutela delle aree naturali e della biodiversità, che ho depositato come primo firmatario”.
Troppe pause dalla maggioranza
Il disegno di legge 113 risale al 23 settembre 2020, l’approdo in commissione al 6 maggio 2021 con una condivisione di tutte le forze politiche sulla necessità di rivedere la governance, cui tuttavia è seguito il silenzio politico. “Ho richiamato il testo in aula una prima volta nel luglio del 2022 – afferma Domenico Rossi – per cercare di superare lo stallo, la maggioranza allora promise di presentare una propria legge che tenesse conto dei due testi depositati, ma, evidentemente, è stato solo un modo per prendere tempo. Da qui l'ulteriore richiesta di richiamo in aula del primo marzo scorso della proposta di legge che ci porta ad oggi… Lega e Fratelli d’Italia hanno gettato la maschera, hanno preso in giro l’opposizione e il territorio: non hanno mai avuto intenzione di muovere un dito per risolvere i problemi di gestione dei parchi piemontesi”.
“Aprire un dialogo con la Lombardia”
“Occorre rivedere – conclude il consigliere Rossi – le modalità di elezione degli organi direttivi per garantire rappresentanza nei consigli di amministrazione ai diversi territori, così come per gli accorpamenti. Mi riferisco in particolare al Parco del Ticino, il quale dovrebbe recuperare autonomia di gestione e aprire un dialogo con la Lombardia per verificare percorsi di gestione condivisa già avanzati in passato: un passaggio quest’ultimo che potrebbe rappresentare un determinante elemento di promozione del territorio.
Questioni centrali che rimarranno in sospeso per l’incapacità di decidere di questa maggioranza che tratta il novarese come un territorio di serie B”.