Agevolazioni

Rilancio del cinema in Piemonte: un bando da 8 milioni di euro

Un importante aiuto per un comparto che a livello regionale occupa un migliaio di addetti tra esercenti e dipendenti e imprese che gravitano intorno al loro funzionamento

Rilancio del cinema in Piemonte: un bando da 8 milioni di euro
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Realizzazione di nuove sale cinematografiche, riattivazione di quelle chiuse o dismesse da almeno 24 mesi per aumentare il numero degli schermi. E poi adeguamento strutturale etecnologico delle sale cinematografiche; installazione, ristrutturazione, rinnovo di impianti, apparecchiature, arredi e servizi complementari alle sale cinematografiche.

Per raggiungere questi obiettivi la Regione Piemonte ha messo in campo 8.000.000 di euro con un bando gestito da Finpiemonte SpA (attivo dalle 9 del prossimo 4 settembre fino a esaurimento delle risorse) .

Lo scenario regionale

In Piemonte ci sono 117 sale cinematografiche e 259 schermi in funzione, che dall’inizio dell’anno hanno attirato 2.629.359 spettatori in un comparto che complessivamente occupa un migliaio di addetti tra esercenti e dipendenti e imprese che gravitano intorno al loro funzionamento (food, trasporti, manutenzioni, imprese pulizia, fornitori arredi e tecnologia, eccetera).

Gli interventi finanziati dal bando devono contribuire ad almeno uno dei seguenti obiettivi specifici: ridurre le marginalità territoriali, migliorare l’accessibilità ai servizi e la qualità urbana, valorizzare il potenziale territoriale. La programmazione 2021/2027 dedica attenzione al tema della sostenibilità ambientale, introducendo vincoli all’ammissibilità dei progetti.

Viene introdotto il principioDNSH (non arrecare un danno significativo all’ambiente): in base al quale sarà richiesto il possesso delle certificazioni del sistemadigestioneambientale EMAS, ISO 14001, ISO 14064, OEF da parte dell’impresa richiedente e per le opere edili la verifica di applicabilità del #ProtocolloITACA, che valuta il livello di sostenibilità energetica e ambientale degli edifici.

Le 4 linee di intervento

Il Bando prevede quattro linee di intervento.

La linea A per la riattivazione di sale cinematografiche chiuse o dismesse, intendendosi come chiuse o dismesse sale inattive da almeno 24 mesi prima della data di presentazione della domanda e quindi senza che siano state effettuate proiezioni cinematografiche in tale arco di tempo.

La linea B, per la realizzazione di nuove sale per l'esercizio cinematografico, la  linea C per la trasformazione delle sale o multisala esistenti finalizzata all'aumento del numero degli schermi, la linea D per la ristrutturazione e l’adeguamento strutturale e tecnologico delle sale cinematografiche; installazione, ristrutturazione, rinnovo di impianti, apparecchiature, arredi e servizi complementari alle sale cinematografiche. Per ogni struttura può essere indicata una sola linea di intervento, ad eccezione degli interventi relativi alle linee a) e c) che possono essere presentati contestualmente per singola sede o unità locale.

Ogni progetto, nel complesso, deve avere un importo minimo di spese ammissibili 50.000 euro per le linee di intervento A, B e C e 10.000, per la linea di intervento D.

Come funziona il bando

L’agevolazione può coprire fino all’80% dei costi, con importo e intensità variabili in funzione delle linee di intervento: linea a) fino al 40% delle spese ritenute ammissibili e comunque con un massimale di 200.000 euro per struttura riattivata, fatta salva la cumulabilità con il massimale previsto per la linea c) se la riattivazione comporta un aumento del numero di schermi; linea b) fino al 40 per cento delle spese ritenute ammissibili e comunque con un massimale di 400.000 euro per nuove strutture fino a 4 schermi, di 800.000 euro per nuove strutture da 5 a 7 schermi e di 1.600.000 euro per nuove strutture con più di 7 schermi; linea c) fino al 40 per cento delle spese ritenute ammissibili, con un massimale di 200.000 euro per nuovo schermo realizzato e comunque non oltre 800.000 euro per singola struttura; linea d) fino all’80 per cento delle spese ritenute ammissibili e comunque con un massimale di 60.000 euro per strutture con un singolo schermo; fino al 60 per cento delle spese ritenute ammissibili e comunque con un massimale di 120.000 euro per strutture da 2 a 4 schermi, di 300.000 euro per strutture da 5 a 7 schermi; 400.000 euro per strutture con più di 7 schermi.

Limitatamente agli interventi per la linea d) ogni impresa beneficiaria non può superare un massimale di 600.000 euro complessivi di agevolazione percepita a valere sulla presente rMisura. Concorrono alla determinazione del numero di schermi le sale dotate di un minimo di 25 posti, ridotto a 20 posti nei casi in cui l’intervento preveda la realizzazione di ambienti premium (dotati esclusivamente di poltrone reclining motorizzate).

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