Assegnazione

Romentino: consegnate le borse di studio Paglino

Un'occasione per celebrare il ricordo della professoressa che decise "di investire sull’avvenire di ragazzi che non avrebbe potuto conoscere"

Romentino: consegnate le borse di studio Paglino
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La consegna è avvenuta in chiesa parrocchiale durante la festa patronale di San Giovanni Battista.

Lo racconta il Corriere di Novara

La consegna

Nei giorni scorsi sono state assegnate le borse di studio intitolate a Maria Virginia Paglino e ai genitori Giovanni e Mariuccia, destinate a studenti universitari iscritti alle Facoltà di Medicina e Chirurgia ed Economia e Commercio all’Università del Piemonte Orientale che ha sede a Novara.

I destinatari

Tre i sussidi assegnati: a Rebecca Frigoli (1.000 euro) che frequenta il quinto anno di Medicina e Chirurgia, a Edoardo Benzo (1.000) iscritto al secondo anno magistrale di Management e Finanza, corso Finance (in inglese),e a Francesca Torri, studentessa del terzo anno di Medicina e Chirurgia.

Il ricordo di una donna "veramente speciale"

Anna Rossaro è intervenuta a nome della sua famiglia che, oltre a essere esecutrice testamentaria, ha coltivato stretti rapporti di amicizia con la professoressa che nel testamento ha destinato tutti i suoi beni alla comunità romentinese: «Maria Virginia è sempre viva nella nostra memoria e per questo è vicina a noi. Una persona veramente speciale: era prigioniera del suo corpo a causa della malattia ma, nonostante la terribile situazione in cui viveva, pensava sempre in positivo e al futuro, decidendo di investire sull’avvenire di ragazzi che non avrebbe potuto conoscere. Chiedo a voi di ricordarvi di questa donna che ha lasciato un segno nella nostra vita: un esempio per tutti. Possiate avere la forza e il coraggio di Maria Virginia, persona sfortunata ma estremamente positiva».

Il sindaco Marco Caccia si è complimentato con i tre giovani soffermandosi su alcuni ricordi personali: «Ho avuto la fortuna di conoscere Maria Virginia. Aveva sempre una parola buona per tutti. Il suo gesto ha veramente coinvolto tutta la comunità: nel 1998 la sua casa è diventata la sede del Consorzio Intercomunale dei Servizi Socioassistenziali dell’Ovest Ticino».

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