Amministrativa

Sanità Piemonte, i consiglieri dem: "Dopo la bocciatura della Corte dei Conti la Giunta Cirio non ha più alibi"

"La bocciatura della Corte dei Conti è netta e imbarazzante".

Sanità Piemonte, i consiglieri dem: "Dopo la bocciatura della Corte dei Conti la Giunta Cirio non ha più alibi"
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I consiglieri regionali Pd Raffaele Gallo e Daniele Valle in un comunicato congiunto intervengono dopo il giudizio di parificazione della Corte dei Conti sulla sanità in Piemonte: "La Corte dei Conti boccia il Piemonte e dà ragione alle nostre critiche: contratti precari, ritardi negli interventi edilizi e nessun nuovo ospedale".

"La Corte dei Conti boccia il Piemonte, la Giunta Cirio non ha più alibi"

«La Corte dei Conti ha lanciato un preoccupante allarme sullo stato della sanità regionale, confermando quanto il Pd va denunciando da tempo sia per quanto riguarda le assunzioni sia per ciò che concerne l’edilizia sanitaria. Dall’illustrazione del “Giudizio di parificazione del Rendiconto Generale della Regione Piemonte” emerge con chiarezza che si è fatto un eccessivo ricorso a forme di contratti flessibili - fanno sapere i due consiglieri Pd - Una precarizzazione del personale sanitario, che ha interessato soprattutto figure professionali che rappresentano il core business delle nostre Aso ed Asl, comportando una continua rotazione che ha pregiudicato la continuità assistenziale e la qualità dei servizi, causato ritardi nelle prestazioni oltre ad aver comportato un incremento della spesa».

"Siamo completamente fermi sul fronte di tutti i nuovi ospedali"

«Lo stesso vale per l’edilizia sanitaria, dove siamo completamente fermi sul fronte di tutti i nuovi ospedali, dei posti letto in terapia intensiva e semintensiva, dell’adeguamento dei Pronto Soccorso. Abbiamo sempre rimproverato a Cirio e Icardi di ricorrere solo a provvedimenti spot e ad annunci. Ora la Corte dei Conti lo mette nero su bianco: nelle more di un nuovo Piano socio sanitario regionale, che manca da 7 anni, i “singoli provvedimenti assunti sono privi di una cornice generale di riferimento”, quindi risultano “frammentari e disorganici”. Condividiamo pienamente le conclusioni del procuratore regionale Quirino Lorelli, pertanto la Giunta Cirio non ha più alibi e deve darsi una mossa: assumere personale con contratti stabili, sbloccare i progetti dei nuovi ospedali e completare gli interventi edilizi già programmati», continuano il vice Presidente del Consiglio regionale del Piemonte Daniele Valle e il capogruppo Pd Raffaele Gallo, a margine della presentazione da parte della Corte dei Conti del Giudizio di parificazione del Rendiconto Generale della Regione Piemonte.

Realizzato solo il 23% dei posti letto previsti in terapia intensiva, il 38% di semintensiva

«Il documento evidenzia che, nonostante l’esigenza di individuare posti letto aggiuntivi nelle terapie intensive e semintensive, “dei 299 posti letto previsti in terapia intensiva ne sono stati realizzati 68 (pari al 23%), mentre dei 305 in terapia semintensiva ne sono stati realizzati 117 (pari al 38%)”. Lo stesso vale per gli interventi di adeguamento del Pronto Soccorso, “in molti casi se ne rileva la mancata conclusione e la previsione di una data di ultimazione molto lontana”, mentre sul versante dei nuovi ospedali “per nessuna delle opere programmate risulta avviata la fase della concreta realizzazione, continuano a non essere definite neppure le fasi precedenti e si procede comunque con un’estrema lentezza”, oltre al rischio di possibili danni erariali discendenti dall’avvio di costruzioni di nuovi ospedali o di ristrutturazioni di presìdi che poi non risultano più ricompresi nella programmazione e vengono quindi abbandonati o non completati».

La spesa in conto capitale sanitaria nel 2021 è scesa all'1%

«La spesa in conto capitale sanitaria - continuano i consiglieri dem - passa dal 24% sul totale degli investimenti regionali del 2019 al 10% del 2020 fino all’1% del 2021. Il procuratore regionale Quirino Lorelli ha denunciato con chiarezza l’inadeguatezza delle strutture sanitarie piemontesi ed il fatto che la mancanza di uno strumento di programmazione come il piano socio sanitario renda ingovernabile la spesa - concludono Daniele Valle e Raffaele Gallo - insomma, la bocciatura della Corte dei Conti è netta e imbarazzante».

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