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Sant'Agabio, emergenza rifiuti abbandonati: "Servono telecamere e controlli"

L’ex assessore Raimondo Giuliano segnala: «Praticamente accanto ad ogni cestino portarifiuti c’è una montagna di immondizia»

Sant'Agabio, emergenza rifiuti abbandonati: "Servono telecamere e controlli"
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A Novara il problema dell’immondizia abbandonata impropriamente per strada o attorno ai cestini continua ad essere ben lontano dal trovare una soluzione.

Emergenza rifiuti abbandonati a Sant'Agabio

Come ha recentemente rendicontato l’assessore all’Ambiente Elisabetta Franzoni, solo da inizio anno Assa ha dovuto raccoglierne ben 46.500 chili in città. Tra le zone segnalate come “maglia nera” c’è Sant’Agabio e basta farsi un giro per le vie del quartiere per rendersene conto.

Sono tanti i residenti a lamentarsi di una situazione spesso davvero al limite del decoro. Tra loro c’è una “vecchia conoscenza” del Comune, l’ex assessore Raimondo Giuliano, da tempo allontanatosi dalla politica attiva. «Quello che noto - ha raccontato al Corriere di Novara - e lo dico anche a nome dei tanti abitanti con cui ho avuto modo di parlare, è che sta diventando sempre peggio... Praticamente accanto ad ogni cestino portarifiuti (peraltro ne servirebbero di più...) c’è una montagna di immondizia. Per non dire di alcune vie, come via Fogazzaro o via Leonardo da Vinci, che ormai sono vere e proprie discariche a cielo aperto... Il problema è che molti di coloro che abitano nel quartiere spesso non parlano la nostra lingua e non conoscono le regole della raccolta differenziata. Così preferiscono gettare tutto in un unico sacco e lasciarlo per strada...».

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Proprio in via Fogazzaro, qualcuno ha legato ad una recinzione un lenzuolo bianco con la scritta - in italiano e in inglese - “questa non è una discarica”, a testimonianza dell’esasperazione dei residenti. «Purtroppo - dice Giuliano - questo quartiere è davvero diventato un ricettacolo di rifiuti abbandonati. E anche la pulizia dei marciapiedi lascia molto a desiderare... Io che lo percorro a piedi tutte le mattina per andare al lavoro, lo posso testimoniare. Così come è evidente il fatto che gli interventi di sgombero programmati non siano sufficienti: ci sono rifiuti che restano lì per giorni e giorni. Non parliamo poi dello spiazzo al termine del cavalcavia di corso Milano, dove un tempo c’era l’edicola: quel cumulo di sporcizia sarà lì da almeno un anno...».

"Servono telecamere e controlli"

Ciò che gli abitanti del quartiere chiedono, sostiene Giuliano, «è una maggiore cura nella pulizia ma, soprattutto, più attenzione a chi abbandona i rifiuti. Servono delle telecamere per individuare i responsabili e magari anche, come si sarebbe dovuto fare da tempo, un vigile di quartiere che controlli. Vanno bene i progetti per la viabilità e le piste ciclabili, vanno bene i fondi del Pnrr. Ma qui servono soprattutto pulizia e sicurezza».

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