Istruzione

Scuole novaresi: un inizio di anno tra cantieri e traslochi

Tanti gli istituti superiori che a vario titolo saranno interessati da interventi che renderanno necessaria la riorganizzazione degli spazi

Scuole novaresi: un inizio di anno tra cantieri e traslochi
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La bussola delle scuole novaresi. In questo inizio d’anno caratterizzato dalla presenza di molti cantieri, ci vorrà davvero la bussola - almeno per i primi giorni - per orientarsi nel nuovo panorama dei traslochi cui molti studenti degli istituti superiori saranno costretti per consentire lo svolgersi dei lavori.

Cosa cambia

Il Ravizza

Uno spostamento solo di pochi metri sarà quello che coinvolgerà (a turno) sei classi della sede del professionale “Ravizza”: si è completata a fine agosto la collocazione dei 18 moduli prefabbricati sul baluardo Massimo d’Azeglio, nel controviale proprio davanti alla scuola, e nei quali troveranno spazio, a rotazione secondo l’avanzamento del cantiere, le classi interessate dai lavori.

Un intervento, quello sul “Ravizza”, complesso, che prevede il rifacimento di gran parte della copertura, il restauro conservativo della facciata, la sostituzione di molti serramenti, oltre a interventi sull’impiantistica e sulla prevenzione incendi, per un investimento da 2 milioni e 700mila euro. «La durata dei lavori - dice il consigliere provinciale delegato all’Istruzione ed edilizia scolastica, Andrea Crivelli - è stabilita in 270 giorni, quindi contiamo di poter chiudere il cantiere in primavera. Si comincerà dai lavori sulla copertura, quindi presumibilmente le prime classi interessate allo spostamento nelle aule modulari dovrebbero essere quelle del piano superiore». I moduli, come detto, sono complessivamente 18, e ciascuna classe ne occuperà tre.

Omar

“Valigie” in mano anche per gli studenti dell’Omar: dopo il crollo improvviso che nei primi giorni dell’estate aveva interessato il tetto, la cosiddetta “manica C” della sede di baluardo Lamarmora è interdetta e sono in corso i lavori di messa in sicurezza. Per accogliere gli alunni dell’Iti era stata individuata fin da subito la ex media di San Rocco, soluzione non ritenuta però sufficiente dalla scuola, che richiedeva maggiori spazi. «Alla fine - dice Crivelli - gli studenti dell’Omar si divideranno tra San Rocco e la scuola di Lumellogno, anch’essa da quest’anno non più utilizzata come primaria. In tutto, saranno 9 locali a San Rocco e otto a Lumellogno, ai quali si aggiungono i 5 già utilizzati alla “Pajetta”, per un totale di 22. Considerando che nella “manica C” gli spazi interdetti (e non tutti destinati alla didattica) sono 17, direi che non dovrebbero esserci più problemi...».

Nel frattempo, la Provincia sta interloquendo con Sun per risolvere il problema del trasporto fino a Lumellogno.

Liceo Carlo Alberto

Un altro intervento importante è quello sul Liceo classico e linguistico “Carlo Alberto”. Secondo il cronoprogramma stabilito, l’affidamento dei lavori dovrebbe essere completato entro il 15 settembre. «E’ scaduto lunedì il termine del bando - dice Crivelli - ed entro pochi giorni conosceremo il nome dell’assegnatario e all’inizio di dicembre partiranno i lavori». Anche in questo caso, per il tipo di intervento previsto, gli studenti dovranno essere spostati. Ma la soluzione è già stata trovata: «Stiamo finalizzando proprio in questi giorni il trasferimento nei locali della parrocchia di San Giuseppe, in via Gorizia, dove sono in corso gli ultimi lavori per poter accogliere al meglio gli alunni».

Casorati e Nervi

Ma la lista dei cantieri nelle scuole novaresi non è finita qui: «A breve partiranno anche i lavori sul liceo artistico, coreutico e musicale “Casorati” di via Greppi e sul “Nervi”. Al “Casorati” il cantiere, del valore di 4 milioni e 100mila euro, riguarda la sostituzione della copertura con l’eliminazione dell’amianto, la realizzazione del nuovo isolamento termico, gli interventi antincendio e la sistemazione dei chiostri interni. Anche in questo caso, per la dislocazione temporanea delle classi è stata scelta la soluzione delle aule modulari. Saranno 6 e, a differenza del “Ravizza”, non saranno a ridosso dell’edificio, ma nel cortile dell’Istituto tecnico “Nervi” dove la scuola usufruisce già di una palazzina per il liceo coreutico.

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