Sei arresti per narcotraffico: "maria" spedita in pacchi con corrieri a domicilio
In un caso il carico è stato fatto consegnare a casa della nonna di uno degli imputati. Il trucchetto del nome finto sul citofono.
Narcotraffico: sei arresti e 120 chili di marijuana sequestrati nel corso di lunghe indagini concluse nei giorni scorsi. Ad operare i carabinieri del Comando Provinciale di Torino e, in particolare, quelli della Compagnia San Carlo che hanno scoperto anche l'ingegnoso stratagemma ideato e messo in pratica per eludere i controlli. Lo riportano i colleghi di primatorino.it
La Procura della Repubblica di Torino ha emesso ordini di restrizione nei confronti di sei soggetti, cinque italiani e un albanese, ritenuti responsabili di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti. In particolare, uno di loro è finito in carcere, uno agli arresti domiciliari e quattro hanno quotidiano obbligo di firma in caserma. L’indagine ha permesso di individuare un gruppo criminale dedito allo smercio di droga leggera, ma in ingenti quantità, proveniente in pacchi dalla Spagna attraverso normali corrieri postali (con Gps per monitorarne il tragitto).
Il trucco del nome finto
La consegna della sostanza, quindi, avveniva per lo più utilizzando corrieri ufficiali con l’accorgimento di inserire sì l’indirizzo reale del destinatario ma indicando un nome falso. Quindi città, via e numero civico giusti ma il cognome era sempre tipo "Franco Rossi" o "Paolo Bianchi". Chi doveva ricevere il pacco contenente "erba", pochi minuti prima dell’arrivo del corriere, inseriva la falsa etichetta corrispondente al nome finto sulla pulsantiera del condominio in modo da avere la consegna del pacco, contenente droga, e tanti saluti.
I nominativi fittizi dei destinatari e gli indirizzi delle consegne sono tutti risultati riconducibili in via diretta o indiretta agli indagati: appartamenti affittati in Internet ad hoc tramite diversi siti specializzati, addirittura in un caso l'abitazione della nonna di uno degli indagati, oppure appartamenti in uso agli stessi trafficanti (con l’accortezza sempre di applicare nomi finti sul citofono).
Il mittente non esiste
I nominativi delle società mittenti spagnole sono risultati invece sempre inesistenti. Nel corso dell’attività investigativa sono già stati intercettati diversi carichi nonché arrestati un corriere che trasportava ben 120 chili di "erba" per un valore al dettaglio che supera il milione di euro, altri 13 pusher minori e sono stati sequestrati 55 kg di "fumo" oltre a una pistola rubata.
Smantellata dai Carabinieri quindi questa organizzazione dedita al narcotraffico: sei arresti e diversi chili di droga leggera sequestrata. Saranno da quantificare in fase dibattimento giudiziale i guadagni realizzati in questo modo illecito da parte dei complici, ma si pensa comunque a ricavi per centinaia di migliaia di euro.