Stangata per gli automobilisti, aumenta il pedaggio delle autostrade: anche sulla A26

Dal 1° gennaio 2025 entrano in vigore gli aumenti delle tariffe su alcune tratte specifiche, in linea con l’inflazione programmata.

I rincari

Le variazioni interessano le autostrade gestite da Autostrade per l’Italia (ASPI) e dalla concessionaria dell’Autostrada Napoli-Pompei-Salerno, mentre il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) ha bloccato gli incrementi sulle altre 22 concessionarie, evitando un impatto economico più ampio. Ecco l’elenco completo delle tratte interessate e di quanto è l’aumento.

Pedaggio autostrada, di quanto è l’aumento e quanto si pagherà in più
L’aumento della tariffa per il pedaggio autostradale si farà sentire sul portafoglio. Per le tratte gestite da Autostrade per l’Italia la tariffa sale dell’1,80%, coerente con il tasso di inflazione previsto per il 2025. Ecco alcuni esempi:

Milano-Napoli (A1): il pedaggio per auto o moto sale a 67,30 euro
Milano-Genova (A7): il costo raggiunge 17,80 euro
Bologna-Taranto (A14): il prezzo si aggiorna a 56,30 euro
Per l’Autostrada Napoli-Pompei-Salerno l’aumento è leggermente inferiore, pari all’1,677%.

Le tratte interessate dagli aumenti: dove il pedaggio costerà di più
Come anticipato, i rincari interessano una parte consistente delle autostrade italiane. Ecco le principali tratte autostradali gestite da Autostrade per l’Italia dove si applicano le nuove tariffe:

A1 Milano-Napoli (inclusi raccordi Roma Nord e Roma Sud).
A4 Milano-Brescia.
A7 Serravalle-Genova.
A8 Milano-Varese.
A9 Lainate-Como-Chiasso.
A10 Genova-Savona.
A11 Firenze-Pisa Nord.
A12 Genova-Sestri Levante, Roma-Civitavecchia.
A13 Bologna-Padova.
A14 Bologna-Taranto (incluse diramazioni per Ravenna e Bari).
A16 Napoli-Canosa.
A26 Genova Voltri-Gravellona Toce