Sun: "Abbiamo aumentato le tariffe per poter pagare i dipendenti"
Si tratta di un adeguamento Istat che comporta il 10% in più su tutti i biglietti e gli abbonamenti
«Abbiamo dovuto aumentare le tariffe del trasporto pubblico perché non potevamo permettere che la nostra municipalizzata (la Sun) fallisse»: questa la sostanza e queste le parole che l’assessore Raffaele Lanzo ha ripetuto durante la commissione di mercoledì 12 luglio, anche a fronte delle critiche delle minoranze (Pd e 5Stelle).
Primo aumento dopo oltre 10 anni
L’Agenzia regionale dei trasporti da anni ormai chiedeva un adeguamento e il Comune ha «temporeggiato» fino a questa decisione che vede un 10% in più su tutti i biglietti e gli abbonamenti in quanto (come ribadito da assessore e direttore Sun) si tratta di un adeguamento Istat. La Sun ha annunciato di voler rivedere tutto il piano tariffario ma per il momento, con questa manovra, si garantirà una maggiore entrata di 250mila euro. «Dal 2012 non abbiamo mai aumentato - ha detto Lanzo - e il biglietto singolo passa da 1,50 a 1,70 euro: come Cuneo, come Biella, Torino è a 2 euro».
Liquidità per pagare gli stipendi
Gaetanino D’Aurea, amministratore Sun, ha specificato come la perdita dell’esercizio 2022 sia di 270mila euro e rappresenti quindi un terzo del bilancio: «Dopo un anno e mezzo in cui abbiamo preso atto delle delibere regionali che chiedevano l’aumento - ha precisato - abbiamo chiesto all’Amministrazione comunale di procedere a deliberare un sollievo con l’adeguamento delle tariffe per ottenere quella liquidità che ci consenta di pagare gli stipendi ai nostri dipendenti. Le risorse Covid, infatti, non sono ancora arrivati: abbiamo 1,5 milioni di euro da incassare dalla Regione».
Gli incassi negli ultimi anni
Il bonus trasporti ha dato sollievo alle famiglie che hanno privilegiato l’acquisto di abbonamenti e non più di biglietti. Nel 2018 gli incassi da biglietti urbani sono stati pari a 973.458,72 euro, l’anno successivo 919.073,70, nel 2020 432.430,10 e nel 2021 592.013,20; con il 2022 si è tornati ai volumi pre Covid con 652.981,90; gli altri titoli hanno cubato: 1.001.872,50 euro, 1.020.075,50 euro, nel 2020 497.284 e nel 2021 657.086 euro considerando anche che per tutto il personale ospedaliero era stata stabilità la gratuità; nel 20221.079.635. L’incasso dei biglietti extraurbani vale circa un terzo, gli abbonamenti valgono il 60%.