A settembre l'intitolazione

Torino dedica una scuola alla novarese Carolina Picchio: è la prima in Italia

Nel novembre del 2013 la giovane si tolse la vita dopo aver subito atti di bullismo

Torino dedica una scuola alla novarese Carolina Picchio: è la prima in Italia
Pubblicato:

Finora erano state dedicate a Carolina aule e sale biblioteca, ma non un’intera scuola e a proporre il nome in questo caso sono state proprio le componenti scolastiche, tra cui gli studenti, di una scuola di Torino.

L’istituto comprensivo di via Sidoli, zona Lingotto, sarà quindi dedicato alla quattordicenne di Novara che si tolse la vita nel 2013. A settembre, la cerimonia ufficiale.

La storia di Carolina

Era novembre del 2013 e Carolina Picchio, è ad una festa a casa di amici, qui dopo aver bevuto qualche bicchiere, si chiude in bagno, sta male e perde conoscenza.

Un gruppo di ragazzi la raggiunge e simula atti sessuali, le scene vengono riprese in un video che prima viene scambiato in chat tra i presenti, poi viene postato sui social network dove viene commentato con insulti a Carolina sempre più pesanti.

Un fardello insostenibile da sopportare: la quattordicenne, disperata, nella notte tra il 4 e il 5 gennaio si getta dalla finestra di camera sua. Un ultimo selfie per salutare un’amica, poi il messaggio d’addio, diventato un monito per intere generazioni:

“Le parole fanno più male delle botte. Ciò che è accaduto a me non deve più succedere a nessuno”.

Prima di morire, Carolina trova la forza di denunciare, di fare i nomi e di raccontare la sua storia in una lettera.

A Torino il primo processo sul cyberbullismo in Italia

“Il bullismo… tutto qui? Siete così insensibili", scrive Carolina, parole che suo papà raccoglie e trasforma in missione con la creazione di una fondazione, Fondazione Carolina, perché il dolore che ha provato sua figlia non debba più provarlo nessuno.

Dopo la morte della ragazza, il Tribunale dei Minorenni di Torino celebrerà il primo processo sul cyberbullismo in Italia, con condanne esemplari.

LEGGI ANCHE: Carolina Picchio - la sua storia rivive in un video che ha commosso il web

Il dibattimento, conclusosi nel dicembre 2018, ha determinato con chiarezza l’inequivocabile correlazione tra determinati comportamenti, alcuni dei quali criminali, e i fenomeni propri del bullismo online.

Tutti, in sede processuale, hanno dichiarato la propria responsabilità. Sono state applicate misure alternative al carcere, con percorsi di messa alla prova fino a 27 mesi. L’unico maggiorenne all’epoca dei fatti aveva già patteggiato con la condizionale 1 anno e 4 mesi.

Le nuove generazioni che frequenteranno l'Istituto Comprensivo Carolina Picchio chiederanno sempre di lei scoprendo la sua storia e così Carolina da vittima sarà definitivamente icona, come vuole suo papà Paolo Picchio che da dieci lunghi anni è impegnato a portare la sua testimonianza tra i ragazzi e nelle scuole.

Seguici sui nostri canali