Appello

"Tutti i sindaci devono vietare botti e petardi sul loro territorio"

La richiesta è arrivata al tavolo del presidente nazionale Anci, Antonio Decaro e al presidente delle autonomie locali, Matteo Ricci

"Tutti i sindaci devono vietare botti e petardi sul loro territorio"
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"Tutti i sindaci devono vietare botti e petardi sul loro territorio"

L'associazione Vivi Piemonte, che sul proprio sito internet si presenta come un gruppo di cittadini abitanti nella provincia di Torino che, rendendosi consapevoli dello stato di degrado e continua cementificazione, hanno deciso di passare all’ azione attiva, per far modificare anche  lo stato di relazioni tra le amministrazioni  locali, chiede a tutti i sindaci d'Italia di vietare sul proprio territorio comunale l'esplosione di petardi, botti e fuochi.

La richiesta è arrivata al tavolo del presidente nazionale Anci, Antonio Decaro e al presidente delle autonomie locali, Matteo Ricci, rispettivamente sindaci di Bari e Pesaro. 

Le motivazioni

 "I motivi per l'adozione di un provvedimento di divieto non mancano e soprattutto sono legati a situazioni di pericolo, delle quali la maggioranza dei cittadini è ormai largamente consapevole - scrive il presidente Giuseppe Contestabile - si tratta di circostanze che travalicano l’emotività e la sensibilità individuali dato che è comprovato – e a Lei certamente noto – che fuochi pirotecnici e botti:

– provocano paura agli animali e alle persone. I rumori forti causano puro terrore agli animali (sia selvatici che domestici) che hanno una soglia uditiva molto più sviluppata di quella degli umani, tanto che è tutt'altro che raro che cani e gatti subiscono infarti o fuggano dalle abitazioni in preda al panico, mettendo in pericolo se stessi e spesso la sicurezza stradale. Ma anche per gli esseri umani fuochi e botti possono essere fonte di conseguenze pesanti: ad esempio, gli anziani tendono a reagire di soprassalto a rumori così forti, mentre molti bambini ne sono addirittura terrorizzati

– provocano infortuni, spesso gravi (perdita di dita, arti, occhi) e talvolta mortali;

– provocano inquinamento e danni alla salute, per la presenza di polveri sottili ed ultrasottili nei fumi, che contengono residui nocivi – se non addirittura cancerogeni – di arsenico, antracene, alluminio, diossina, nitrato di bario, perclorato di potassio, solfati di rame, piombo;

– alimentano forme di sfruttamento della manodopera (anche minorile) impiegata nella produzione.

Per queste ragioni, ritengo sia doveroso per un Sindaco – che è responsabile sanitario per ogni specie animale, umana e non, presente sul territorio del comune –far  fare un'Ordinanza che è   una scelta di giustizia e di rispetto, in primo luogo verso quegli esseri viventi che, con comportamenti etologici inequivocabili, manifestano disagio, paura, fobie e terrore in concomitanza di spettacoli pirotecnici ed impiego di botti, ma anche verso quei cittadini che, come me, considerano fuochi d'artificio, botti, petardi e ogni altro strumento idoneo a provocare eccessivo rumore un esempio di inciviltà.

Si invita il  Sindaco – con un provvedimento che vieta nel territorio del comune l'utilizzo dei fuochi d'artificio, dei botti, dei petardi e di ogni strumento idoneo a provocare eccessivo rumore, può dare un esempio di civiltà e buon senso: spero che voglia cogliere il valore più profondo di questa richiesta e operare di conseguenza.

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