Tutto il Vergante in lutto per Tino Manni, il padre della "Castagna d'Oro"
L'uomo era stato l'ideatore di molte iniziative che nei decenni hanno animato tutto il Vergante.
Il Vergante in lutto per Tino Manni, l'ideatore (tra le altre cose) della Castagna d'Oro a Massino Visconti.
Addio a Tino Manni, aveva portato a Massino nomi della cultura e dello spettacolo nazionali
Grande cordoglio in tutto l’Alto Vergante ha destato la notizia della morte di Costantino Manni. L’uomo, conosciuto da tutti come “Tino”, era molto noto sul territorio sia per le sue attività professionali che per quelle di servizio alla comunità. Aveva infatti gestito assieme alla sorella un salone da parrucchiere a Stresa e una trattoria a Nebbiuno. Negli anni ‘70 era stato anche direttore di una scuola per parrucchieri femminili a Novara. Ma il segno più grande sul territorio l’ha lasciato per la sua attività associativa. Era stato lui infatti alla fine degli anni ‘60 a inventare l’evento che sarebbe diventato negli anni uno degli appuntamenti più attesi, ossia la sagra degli spazzacamini di Santa Maria Maggiore. La prima edizione si tenne proprio a Massino Visconti. Dalla sua mente scaturirono anche le idee che portarono alla creazione della Castagna d’oro e della Formica d’oro.
Il ricordo del sindaco Antonio Airoldi
«Una battuta su Tino Manni è poca roba - spiega il sindaco massinese Antonio Airoldi - non si può in una sola battuta spiegare chi è stato Tino. Quando fu presidente della Pro loco ero il suo segretario, per noi è il padre degli eventi in paese». Manni fu l’ideatore anche del «raduno dei capelloni», che si tenne proprio a Massino Visconti nel 1966 e che portò nel centro vergantino centinaia di hippie, «ma c’erano più poliziotti che capelloni», ricorda il sindaco Airoldi. Manni portò in paese anche nomi della musica e dello spettacolo di calibro nazionale: «Portò Fausto Leali quando scrisse la sua celeberrima “A chi”, portò il comico Macario e il giornalista Tito Stagno. Tino era un grosso personaggio al quale piaceva molto organizzare eventi per la comunità, e aveva sempre molte idee incredibili».
«A metà degli anni ‘60 - fanno sapere dal Comune - alla guida della neonata Pro loco di Massino arrivò Tino Manni, dinamico personaggio, ma sopratutto vulcanico ideatore di trovate, spesso innovative, a volte anche azzardate, che lanciarono Massino Visconti su stampa e TV, prime basi per la promozione turistica del paese. Tino, massinese doc, gestiva allora il suo prestigioso salone da coiffeur pour damesdi Stresa e l’Accademia degli Acconciatori di Novara da lui fondata. Il successo ottenuto nella professione, culminato con il riconoscimento delle forbici d’oro, si replicò nell’ambito di promozione turistica. I rapporti di amicizia che in quegli anni intrattenne con molti protagonisti, a livello nazionale, del giornalismo, della cultura, dello spettacolo e della politica, si rivelarono determinanti nel dare ampia visibilità alle manifestazioni della Pro Loco massinese. La Sagra delle castagne, con l’annesso premio giornalistico “Castagna d’oro” che si teneva sul monte San Salvatore all’inizio della stagione autunnale, fu, tra gli eventi ideati da Tino Manni, quello più fortunato, tanto che ad oggi non si contano le emulazioni che ne seguirono, e a Massino, a partire da quella prima volta del 1965 si prosegue tuttora numerando ogni annuale edizione. Tra i più noti ospiti o premiati nelle varie edizioni, anche Tito Stagno, Gianfranco Lazzaro, Tino Scotti, Vittorio Adorni, Ottavia Piccolo, Fausto Leali, il maestro Giovanni D’Anzi. Non vanno dimenticati raduni di gruppi folkloristici, nonché l’indovinata formazione di quello locale denominato “Visconteo” con gli storici costumi e il tipico biscione, il trasgressivo (per quei tempi) raduno dei capelloni del 1966 che fece scalpore a livello nazionale, il premio “Formica d’oro”, destinato a chi aveva raggiunto importanti traguardi grazie a impegno e laboriosità, le mostre micologiche, le innumerevoli attività sportive, culturali e di intrattenimento che caratterizzarono quel periodo. Tra le più originali trovate di Tino sarebbe da annoverare il raduno degli spazzacamini, tenuto la prima volta a Massino, anche se in seguito passò con grandi successi alla Valle Vigezzo».
Manni avrebbe compiuto 92 anni ad agosto
«Negli anni ‘80 - conclude il suo ricordo il sindaco Airoldi - gli chiesi se volesse darci una mano nell’amministrazione comunale e candidarsi come sindaco lui mi rispose secco “Questo è un mestiere che non fa per me”, perché lui voleva continuare a fare quello che aveva sempre fatto».
Il funerale dell’uomo, che avrebbe compiuto 92 anni nel mese di agosto, è stato celebrato nel pomeriggio di mercoledì 30 giugno, ed è stata una cerimonia molto partecipata non solo dai massinesi.