Uno sciacallo dorato nelle campagne novaresi?
Se confermato, si tratterebbe del primo caso in provincia per questa specie originaria dell’estremo Nord europeo
Un animale somigliante a uno "sciacallo dorato" (nome scientifico "Canis Aureus") è stato fotografato in località Recetto.
Sciacallo dorato nelle campagne novaresi
Ad avvistare l'animale sono state delle guardie venatorie in servizio sul territorio novarese. Poiché non si tratta di una specie autoctona l'animale ha subito attirato la loro attenzione. Se, come pare, si trattasse effettivamente di uno sciacallo dorato, si tratterebbe del primo avvistamento documentato nel Novarese.
AGGIORNAMENTO
In realtà nei giorni successivi all'avvistamento, grazie ad alcuni esperti qualificati, abbiamo potuto accertare che non si tratterebbe di uno sciacallo dorato ma di un più "comune" lupo appenninico. Qui tutti i dettagli e gli approfondimenti.
Il caso di Divignano nel 2021
C'è il precedente di un avvistamento avvenuto nel 2021 a Divignano e che vide il qualificato intervento degli esperti del Museo di Storia Naturale di Udine assieme a collaboratori dell'università di degli studi di Torino. In quel caso gli studiosi garantirono che l’esemplare avvistato nei boschi di Divignano non fosse effettivamente uno sciacallo dorato come si era pensato in un primo momento.
I precedenti avvistamenti in Piemonte
Ma la questione già allora era comunque di particolare interesse, in particolare l'investimento (avvenuto sempre nel 2021) di un maschio giovane di sciacallo dorato a Strambinello (Baldissero Canavese, Torino) aveva riportato alla ribalta anche in Piemonte il tema dell'espansione di questa specie in Italia. Riportato perché non si trattava del primo sciacallo arrivato in Piemonte.
Un soggetto di questa specie aveva raggiunto il Po Alessandrino già il 29 luglio 2020 (avvistamento di A. Maestri a Pontestura, Alessandria), poi monitorato da survey bio-acustiche e da fototrappole per il monitoraggio del lupo nelle aree protette del Po Vercellese ed Alessandrino.
Gli studi
"Ma la presenza di questa specie di origine asiatica in Piemonte - spiegavano gli esperti nel 2021 - non deve stupire, essendo ormai distribuita in tutta l'Italia settentrionale, con caposaldi riproduttivi nel Triveneto e in Emilia-Romagna. Il Piemonte rappresenta attualmente la punta occidentale avanzata della sua espansione in Italia, mentre a Sud essa è ormai arrivata in Provincia di Ravenna (Pineta di san Vitale)".
"In tutte le zone di neo-colonizzazione - illustrano gli studiosi - il piccolo canide viene regolarmente confuso con lupo e volpe. Ciò accade in tutta Europa ed è del tutto comprensibile, perché fino agli anni ‘80 la specie era presente soltanto in limitate zone della Grecia, Slovenia, Croazia, Macedonia, Serbia, Bulgaria e dell’Ungheria. Nel nostro Paese è stata segnalata soltanto nel 1984 (primo esemplare abbattuto a San Vito di Cadore, Belluno) e non è ancora entrata nell’immaginario collettivo. Ciò giustifica fisiologiche e continue confusioni volpe/sciacallo/lupo. Per ridurle è stato creato un apposito sito web che mostra casi dubbi in fase di verifica, in modo che tutti possano fruirne liberamente. Il lavoro di monitoraggio che si sta portando avanti, coinvolgendo professionisti del settore, risulta quindi di fondamentale importanza per la salvaguardia di questa specie di canide in così forte espansione nella parte settentrionale della penisola. Pertanto ogni segnalazione di avvistamenti di possibili esemplari di sciacallo dorato, se documentati con foto o video insieme all'esatta posizione geografica, possono essere di grande utilità nel tracciare gli spostamenti e nello studio delle dinamiche di popolazione di questa specie. Di seguito si riportiamo i contatti a cui mandare le segnalazioni: Dr. Savini Fabio - Monitoraggio Regione Piemonte - fabio.savini@edu.unito.it Dr. Lapini Luca - Responsabile Monitoraggio Nazionale - luca.lapini@comune.udine.it».