Verbania verso l’annessione alla Lombardia

Verbania verso l’annessione alla Lombardia
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Verbania verso l’annessione alla Lombardia. Continua il percorso per l’annessione alla Lombardia della provincia piemontese di Verbano-Cusio-Ossola. Lo riportanoni colleghi di settegiorni.it.

Annessione alla Lombardia, dal Pirellone braccia aperte

Il percorso era iniziato ufficialmente a febbraio, con la raccolta di 5mila firme per un referendum consultivo. Pochi giorni fa si è tenuto il secondo incontro in Regione per discutere l’annessione alla Lombardia della provincia di Verbano-Cusio-Ossola. Un’iniziativa (e una volontà), che a febbraio aveva ricevuto una gradita risposta bipartisan da parte dei politici lombardi e più vicini territorialmente al confine piemontese. Da Daniele Marantelli (all’epoca onorevole Pd), che aveva ricordato come “i confini delle regioni non devono essere un tabù”. A Lara Comi, eurodeputata saronnese di Forza Italia che chiedeva di rispettare ” la volontà dei cittadini, che magari vogliono aderire a una regione “motore” come la Lombardia”. E da allora, le firme non sono che aumentate.

“Ora aspettiamo il via libera del nuovo Governo”

Presente all’ultimo incontro con i parlamentari piemontesi , i membri del Consiglio provinciale e i comitati “Pro Lombardia” il consigliere regionale Emanuele Monti, della Lega. “Ringrazio il Governatore Attilio Fontana e l’assessore agli Enti locali Massimo Sertori per la disponibilità e la sensibilità dimostrata nell’accogliere la richiesta proveniente dal territorio piemontese. Si prosegue così nel cammino tracciato dalla precedente amministrazione a guida leghista.

I comitati negli ultimi mesi hanno raccolto alcune decine di migliaia di firme a sostegno di un procedimento che è previsto dalla Costituzione e che, a Governo formatosi, diventerà effettivo con una legge ordinaria dello Stato”. “Porte aperte, dunque, della Lombardia per la riunificazione di questi territori. Territori che, come nel caso dell’area del lago Maggiore, sono figli di un’unica regione ed espressione di un’affinità, per storia cultura e tradizioni, molto sentita dalla popolazione locale”, aggiunge Monti. Che conclude: “Al di là dei colori politici c’è una questione territoriale. È cioè palese che la Lombardia corra veloce, più di altre regioni, al punto da diventare attrattiva per chi si sente lombardo nel cuore”.

Commenti
max

Novara dovrebbe riflette seriamente: la città è servita dalla linea suburbana di Milano, tutti i servizi spingono verso Milano, il dialetto è quello lombardo, la maggior parte dei pendolari Novaresi lavora e vive la vicina Lombardia. giustamente inizialmente si cercava di riunire Novara e VCO in un unica missione. perchè adesso non se ne parla più? la parte NORD della provincia (Arona, Orta) è già con il Tribunale di Verbania ed il collegio elettorale dei laghi ricomprende Arona e Borgomanero. le autostrade allontanano già questa parte della provincia da Novara, Castelletto Ticino ha il telefono sotto GALLARATE. tutto spinge in una direzione a parte i Novaresi? muoviamoci tutti insieme, a meno di voler dimezzare ancora la provincia alla sola parte pianeggiante!! Torino o Milano è relativo, ma davvero Novara vuole rinunciare al suo ruolo di capofila di questa area geografica concentrandosi sulla bassa e dimenticando le colline? la città deve scegliere, altrimenti libererà la sua parte alta concentrandosi sulla bassa insieme a Vercelli. (che va bene, per carità ma dovrebbe scegliere) sperando di dare i migliori servizi ai cittadini

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