Slowmove

Villa Picchetta: fra turismo verde e B&B

Taglio del nastro per i nuovi punti di ricarica per i mezzi elettrici

Villa Picchetta: fra turismo verde e B&B
Pubblicato:

Villa Picchetta a Cameri: una gran dama di fine Settecento che rivendica il suo ruolo di “prima donna”. E non lo fa facendo i capricci, bensì rimboccandosi le maniche e fornendo risposte e proposte concrete. Tant’è che è stato inaugurato nella mattinata di venerdì 18 novembre 2022 un nuovo punto di ricarica per i mezzi elettrici. Ma il taglio del nastro è stato anche l’occasione per allargare gli orizzonti sulla sede dell’Ente di gestione delle aree protette del Ticino e Lago Maggiore che diventa zona baricentrica per uno sviluppo “slowmove” con tanto di B&B che in primavera metterà a disposizione nove posti letto nell’area superiore (accanto alla chiesetta con vista sul cortile con la fontana) e sotto una ciclofficina con posto ricarica sia per auto sia per bici. Atl Novara e Parco del Ticino - con altri partenr - si prendono così a braccetto per rilanciare la villa, la sua bellezza nel cuore verde del parco in modo da diventare anche un importante punto di riferimento turistico. Pensando anche al movimento verso il confine elvetico e verso la vicina Lombardia.

Taglio del nastro

«L’iniziativa – ricorda il vicepresidente della Provincia Michela Leoni, titolare delle deleghe alla Gestione e Programmazione del territorio e ai Trasporti – rientra nel progetto Interreg Italia. Svizzera “Slowmove”, del quale la Provincia di Novara è capofila italiano. La singola iniziativa odierna vede una fase “pilota” che prevede, appunto, la collocazione di strutture di ricarica per veicoli elettrici a disposizione di auto, e-bike e scooter elettrici. Sono state installate colonnine di ricarica a Villa Picchetta a Cameri, a Ghevio di Meina, a Castelletto Ticino, al Mulino vecchio di Bellinzago Novarese e sono in fase di ultimazione ulteriori interventi sul lungolago di Meina e a Lonate Pozzolo. Si tratta di un intervento in perfetta linea con quanto previsto dal progetto “Slowmove” che, oltre alla valorizzazione delle vie d’acqua del nostro territorio, aspetto ampiamente illustrato durante l’evento “Idrovia e mobilità” che si è tenuto lo scorso 5 ottobre ottobre ad Arona e che ha riscosso grande interesse, ha anche come obiettivo quello di creare le condizioni per la mobilità sostenibile». La concessione della fornitura e gestione delle strutture di ricarica è stata affidata alla società “Be Charge”.

Progetto Slowmove

L'Ente di gestione delle aree protette del Ticino e Lago Maggiore «sempre grazie al progetto “Slowmove” – aggiunge il direttore Monica Perroni - ha inoltre acquistato due automezzi elettrici, destinati ai guardiaparco per l’attività di vigilanza, al personale del Parco per le varie attività di competenza o al trasporto di fruitori del Parco con difficoltà motorie o altre disabilità e sedici biciclette a pedala assistita.  I veicoli di prossimità elettrica Nev sono posti a servizio dell'utenza e degli operatori del dell'Ente di gestione aree protette Ticino e Lago Maggiore». «Siamo alla fase finale di un grande progetto - fa eco Sara Brugo, responsabile per la Provincia del progetto - ed è importante ciò che è stato realizzato per lo sviluppo del turismo e il rispetto dell’ambiente; tant’è che è stato messo a puntino un piano legato alla viabilità lungo le vie dell’acqua».

La centralità di Villa Picchetta

«Villa Picchetta deve ritrovare il suo ruolo centrale nella bellezza e nella sua posizione strategica - incalza Rosa Maria Monfrinoli nel suo duplice ruolo di consigliere provinciale delegato all’Ambiente e assessore nell’Amministrazione Pacileo - Destinata a diventare un polo culturale dalle cui finestre si vede una meravigliosa discesa verso la valle del Ticino, il chiostro con la fontana e le piante di mele, per non parlare di tutto il patrimonio artistico di cui si può godere». A tirare le fila del discorso e a riassumere i vari interventi è il dirigente della Provincia, Giovanna Goffredo: «Abbiamo iniziato a mettere le radice su questi progetti ben prima del Covid - puntualizza - per cui abbiamo precorso i tempi e interpretato il bisogno di una mobilità sostenibile e il riappropriarsi di un territorio vicino a noi che sia attrattivo, che ci permetta di restare a contatto con la natura e che possa essere vissuto a pieno in tutte le sue possibilità».

Seguici sui nostri canali