Cinghiali attenzione: non è "caccia aperta"
"Il prossimo piano faunistico permetterà anche interventi armati ma solo in situazioni particolari e gestiti direttamente dal Parco"
Cinghiali attenzione: arrivano le precisazioni del Presidente dell’Ente di Gestione del Ticino e del Lago Maggiore.
Cinghiali attenzione: ci sono regole precise
Per fugare l'idea, errata, che all’interno delle aree protette si possa cacciare liberamente, l'Ente di Gestione del Ticino e del Lago Maggiore ritiene necessario precisare alcuni concetti. Anzitutto la caccia nei parchi e nelle riserve naturali regionali è vietata dalla legge. Inoltre "i parchi possono operare solo in prima persona con propri piani di contenimento approvati dalla Regione, acquisito il parere favorevole dell’dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca ambientale ".
"Facciamo contenimento da 16 anni"
"Questo Ente - prosegue il comunicato - opera da almeno sedici anni nel contenimento del cinghiale. Lo fa utilizzando tutti gli strumenti possibili: gabbie, altane, girate. Al Parco dei Lagoni, in particolare, vengono usate solo gabbie trappola gestite esclusivamente dai guardia parco. Su una superficie di 460 ettari infatti sono stati a oggi abbattuti nell’anno in corso 70 esemplari".
Cosa accadrà da gennaio
Il prossimo piano faunistico in vigore dal I gennaio 2018 permetterà quindi anche interventi armati (girate, cerca). Ma solo in situazioni particolari di emergenza. E sempre gestiti direttamente dal Parco. "Gli interventi - conclude infine l'Ente - di cattura e abbattimento sono promossi e gestiti dal gestore dell’area protetta. Sono svolti dal personale di vigilanza, tecnico e tecnico-faunistico dipendente dall’ente. O da personale volontario formato e autorizzato. O ancora dalle guardie provinciali previa autorizzazione del Parco".